Economia. Segni d’affaticamento

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Economia. Segni d’affaticamento

BRUXELLES | La Commissione europea ha ridotto le proiezioni di crescita dell’economia croata nel 2018 al 2,6 per cento dal precedente 2,8 per cento. Secondo l’Esecutivo comunitario nella parte rimanente dell’anno a fungere da volano per la crescita sarà la domanda interna, mentre i rischi rappresentati dalla crisi dell’Agrokor non dovrebbero avere effetti dirompenti sul sistema economico. La Commissione ha pure valutato che la crescita del prodotto interno lordo croato nel 2019 potrebbe subire un ulteriore rallentamento e attestarsi sul 2,5 per cento. In questo contesto gli esperti europei hanno ricordato che dopo l’improvviso rallentamento nell’ultimo trimestre del 2017, la crescita in termini reali del PIL ha registrato soltanto una lieve accelerazione nel primo trimestre del 2018, grazie soprattutto al forte incremento dei consumi personali e alla ripresa degli investimenti.

Anche nel prossimo futuro il migliore sfruttamento del fondi comunitari, la riduzione dei tassi d’interesse e l’aumento dei crediti al settore produttivo dovrebbero contribuire al rilancio degli investimenti.

Esportazioni, battuta d’arresto

Fanno ben sperare anche gli ottimi risultati in campo turistico. A suscitare preoccupazione è semmai l’improvviso rallentamento delle esportazioni di merci all’inizio del 2018, avenuta di pari passo al calo della produzione industriale, che nei primi cinque mesi dell’anno ha segnato una flessione dello 0,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Le esportazioni di merci comunque, sempre nei primi cinque mesi del 2018, hanno registrato un lieve aumento, pari all’1,2 per cento, rispetto allo scorso anno, mentre nello stesso periodo le importazioni sono salite del 4,7 per cento.

Impennata dei salari

Le condizioni sul mercato del lavoro continuano a migliorare. La Commissione europea prevede che i salari aumenteranno anche nel prossimo futuro a causa della sempre più evidente penuria di manodopera nei settori del turismo e dell’edilizia. Gli esperti comunitari, nell’analizzare le prospettive economiche della Croazia, hanno accolto con favore il fatto che i creditori dell’Agrokor abbiano dato il via libera al patteggiamento: questo ha contribuito a ridurre i rischi per l’economia nel suo complesso. Però per assicurare la stabilità finanziaria e operativa della multinazionale zagabrese – hanno avvertito gli esperti di Bruxelles – è indipensabile procedere a un’attuazione completa dell’accordo fra i creditori.

Come far quadrare i conti

Sicuramente il dato più preoccupante che emerge dal rapporto della Commissione europea è quello riferito al rallentamento della crescita al 2,6 per cento. Il governo di Zagabria ha infatti messo a punto la Finanziaria per quest’anno facendo affidamento su una crescita del prodotto interno lordo pari al 2,9 per cento. Appare evidente quindi che l’Esecutivo presieduto dal premier Andrej Plenković, se le previsioni europee dovessero dimostrarsi azzeccate, sarà costretto a correre ai ripari, per far quadrare i conti dello Stato.

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