Croazia-Israele: si guarda al futuro Il passato serva da insegnamento

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Croazia-Israele: si guarda al futuro Il passato serva da insegnamento

ZAGABRIA | Il Capo dello Stato israeliano, Reuven Rivlin, è giunto ieri in visita a Zagabria, dove è stato ricevuto con i massimi onori militari dall’omologa croata, Kolinda Grabar-Kitarović. Rivlin è il terzo presidente dello Stato ebraico a visitare la Croazia, però è il primo a farlo in forma ufficiale. Un segnale questo che i rapporti tra i due Paesi non sono più oberati dalle tragedie della Seconda guerra mondiale e che anzi tendono a rafforzarsi sempre di più.

F-16 Barak

Un segno tangibile della nuova stagione nelle relazioni bilaterali è rappresentato, come rilevato, dalla decisione di Zagabria di rinnovare la propria Aeronautica militare (HRZ-PZO) acquistando uno stormo di caccia multiruolo supersonici F-16 Barak israeliani usati. Kolinda Grabar Kitarović ha sottolineato in questo contesto l’importanza della visita di Rivlin per il rafforzamento della collaborazione bilaterale e per la posizione della comunità ebraica in Croazia. Oggi i due capi di Stato visiteranno insieme il Centro memoriale di Jasenovac per rendere omaggio congiuntamente alle vittime del campo di concentramento ustascia.

Imparare dal passato

L’inquilina del Pantovčak, Kolinda Grabar-Kitarović, dopo l’incontro con l’omologo israeliano, ha espresso grande soddisfazione per la visita di Rivlin: “Abbiamo una base solida per migliorare ulteriormente i nostri rapporti. Israele ha nella Croazia un amico e un partner fidato, sia nell’ambito dell’UE che della NATO, così come nelle altre organizzazioni internazionali”. In questo contesto il Presidente croato ha evidenziato che l’acquisto degli aerei militari israeliani ha già portato a un livello più elevato le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Le dichiarazioni di Kolinda Grabar-Kitarović relative al fatto che lo Stato ebraico può fare affidamento nei fori internazionale sulla comprensione e l’aiuto croato fanno seguito a posizioni concrete di appoggio a Israele assunte da Zagabria. Ad esempio, nel dicembre del 2017 la Croazia si è astenuta alle Nazioni Unite al momento del voto della risoluzione con cui si condannava la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme quale capitale dello Stato ebraico.

Le congratulazioni di Rivlin

Nell’assumere la parola alla conferenza stampa congiunta tenuta dopo l’incontro al Pantovčak, l’ospite come prima cosa si è voluto congratulare per il successo ottenuto dalla nazionale di calcio croata ai recenti Mondiali in Russia. “Sono venuto per imparare da voi e portare le vostre conoscenze alla squadra israeliana. Il mondo intero ha visto come sostenete la vostra squadra, abbiamo visto un leader che ama la sua gente e tifa per la propria nazionale. Da parte nostra apprezziamo molto questo fatto, così come apprezziamo la vicinanza tra i nostri popoli”, ha dichiarato Rivlin, rilevando che è lieto per il futuro, ma che bisogna sempre imparare dal passato.

Proteggerci dall’odio e dal terrore

“Anche oggi dobbiamo affrontare la minaccia dell’odio e del terrore, dobbiamo proteggerci nella guerra contro il terrorismo, dobbiamo lavorare insieme per garantire la sicurezza dei nostri popoli. Difenderemo le nostre nazioni, i nostri valori, e lo faremo insieme”, ha sottolineato il Capo dello Stato israeliano.
Reuven Rivlin nel primo pomeriggio si è recato ai Banski Dvori dove è stato ricevuto dal primo ministro Andrej Plenković e dai ministri dell’Agricoltura e dell’Economia, rispettivamente Tomislav Tolušić e Darko Horvat. Con i suoi interlocutori ha discusso del rafforzamento degli scambi commerciali tra i due Paesi. Uscito dal palazzo del governo, il Presidente israeliano si è recato al cimitero di Mirogoj dove ha deposto una corna di fiori ai piedi del Muro del Dolore.

Oggi a Jasenovac

La visita di Rivlin in Croazia proseguirà oggi. Assieme a Kolinda Grabar-Kitarović incontrerà in mattinata i rappresentanti del Ministero della Difesa e dell’industria bellica. Entrambi i Presidenti si rivolgeranno ai partecipanti della conferenza incentrata sull’industria militare dei due Paesi. In programma è anche l’incontro con il presidente del Sabor, Gordan Jandroković, così come la visita all’Area memoriale di Jasenovac.
Il quotidiano israeliano The Jerusalem Post ha scritto che la ragione principale del viaggio di Rivlin è il rafforzamento della cooperazione nel settore militare e in quello agricolo, senza scordare la collaborazione nello sviluppo della tecnologia e nel campo del turismo. Dopo la puntata Croazia, il Presidente israeliano si recherà in visita ufficiale in Serbia.

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