Aumenti salariali in vista per i dipendenti pubblici

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Aumenti salariali in vista per i dipendenti pubblici

ZAGABRIA | Aumenteranno gli stipendi dei dipendenti del settore pubblico? Il governo ci sta pensando seriamente. Parola del ministro delle Finanze, Zdravko Marić, il quale ieri ha esternato in merito all’aumento del valore del punto paga per i dipendenti delle scuole elementari e delle medie superiori, aggiungendo poi che ci si prenderà cura delle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici.
Già alla fine dello scorso anno erano state aumentate le paghe ai dipendenti del settore pubblico. L’incremento era stato poi esteso a tutti gli statali. Però non tutti erano apparsi allora troppo soddisfatti dell’accordo raggiunto con il governo.
La questione è ritornata nuovamente d’attualità in questi giorni quando i Sindacati del settore scolastico hanno annunciato uno sciopero se non dovessero essere prese in considerazione le loro richieste in campo salariale. I Sindacati esigono un aumento del punto paga del 6,11 per cento. Il ministro della Scienza e dell’Istruzione, Blaženka Divjak, nei giorni scorsi ha ipotizzato un aumento del valore del punto del 4 per cento a partire da settembre, con un successivo ulteriore incremento a gennaio, dell’ordine del 2 per cento. Ora è arrivato anche il parere di Zdravko Marić, che ha allargato il discorso a tutti i dipendenti pubblici.
“Al momento gli indicatori di crescita economica sono positivi e dunque ci possiamo permettere ritocchi salariali di questo tipo. Parleremo con i Sindacati del settore scolastico, ma pure con quelli delle altre categorie, perché vogliamo avere un approccio orizzontale. È giusto che maestri e insegnanti vengano pagati di più, ma anche poliziotti, pompieri e addetti culturali si meritano di più”, ha dichiarato il ministro delle Finanze Marić.
“Ci metteremo seduti attorno a un tavolo e discuteremo. Possiamo permetterci aumenti salariali perché il Bilancio dello Stato concede in questo momento ancora spazio di manovra”, ha detto il ministro al termine della seduta delle Commissioni parlamentari per gli affari europei e le finanze, alla quale ha presentato il Programma nazionale di riforme per il 2019 e il Programma di convergenze per il 2019-2022.

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