Fasana. Consiglio comunale della discordia

Interrogativi retorici sull’assenza del sindaco. Parte dell’opposizione abbandona i lavori. Votati i Bilanci

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Fasana. Consiglio comunale della discordia
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

“Dov’è il sindaco?”. È l’ironica domanda retorica posta mercoledì sera in apertura del question time del Consiglio comunale di Fasana dal rappresentante dell’HDZ Marinko Gazić, perfettamente informato – come del resto tutti i presenti in aula – di dove si trovasse a quell’ora il primo cittadino: a Fiume, negli uffici dell’USKOK, per rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio in materia di condono edilizio. La notizia dell’arresto del sindaco Radomir Korać e di altri sette indiziati era infatti rimbalzata sui siti di tutti i quotidiani sia locali che nazionali sin dalle prime ore del mattino. Tornando alla domanda di Gazić, sebbene non necessitasse di alcuna risposta, l’unico ad abbozzare una qualche replica è stato l’assessore Dimitrije Švabić. Più che una risposta, il suo è stato, però, un tentativo di giustificarsi. L’assessore si è infatti trincerato dietro a un “non so davvero dove sia il sindaco, così come non sono a conoscenza del motivo della sua assenza”.

Senza risposta
La seduta del Consiglio comunale è quindi proseguita con l’intervento dell’indipendente Lidija Udovički Sanchez de Lozada e la sua richiesta di delucidazioni in merito al notevole ritardo nella pubblicazione dei bandi per la concessione in uso di terreni agricoli di proprietà della Repubblica di Croazia. “Al momento mi trovo nell’impossibilità di rispondere alla domanda. Lavoro per il Comune da un mese soltanto e sto ancora cercando di entrare nei meccanismi di funzionamento di questa amministrazione. Non appena reperite tutte le informazioni, risponderò alla domanda in forma scritta”, ha replicato Švabić, che allo stesso modo ha risposto a tutti gli altri quesiti posti dai consiglieri comunali. Naturalmente, l’impossibilità di ottenere risposte ha irritato i rappresentanti dell’opposizione, soprattutto il dietino Ivan Geršić, secondo cui – vista l’assenza del primo cittadino – la seduta non sarebbe dovuta essere convocata. La seduta, come visto, è stata però convocata e chiusa l’ora delle interrogazioni è proseguita tutto sommato in tranquillità. Perlomeno fino alla discussione del punto all’ordine del giorno dedicato al Bilancio consuntivo 2022.
Non potendosi né confrontare né ottenere risposte e chiarimenti dal sindaco, Marinko Gazić – dopo avere nuovamente chiesto dove fosse il primo cittadino e se si trovasse forse in carcere – ha salutato i presenti e abbandonato l’aula, subito seguito dall’indipendente Lidija Udovicki Sanchez de Lozada, che poco prima aveva avuto un battibecco con il direttore dell’azienda municipalizzata “Komunalac”, Danijel Ferić, accusato dalla consigliera comunale di avere esternalizzato determinate funzioni e servizi a imprese terze senza avere prima effettuato un’analisi sui costi. In altre parole, l’indipendente ritiene che esternalizzando i servizi la “Komunalac” non avrebbe ridotto i suoi costi, anzi li avrebbe addirittura aumentati. Secca la replica di Ferić, che ha l’invitata a sporgere denuncia. Dopo l’acceso confronto tra l’indipendente e Ferić e l’abbandono dell’aula da parte di Gazić e Udovički, l’attenzione dei consiglieri, come già anticipato, si è spostata sul rendiconto consuntivo 2022 del Comune.

I soldi vanno investiti
Il documento ha subito suscitato la disapprovazione di Ivan Geršić, secondo cui l’amministrazione comunale non dovrebbe accumulare soldi sul proprio conto, ma reinvestirli. Dello stesso avviso anche Raul Marsetić (DDI), che alla pari del collega di partito ritiene che le risorse sarebbero dovute essere indirizzate verso la realizzazione di progetti e programmi di pubblica utilità. Nonostante il disappunto dell’opposizione il rendiconto è stato comunque approvato grazie ai voti della maggioranza targata SDP e HSU. Maggioranza che ha poi approvato pure il Rendiconto del Piano delle opere pubbliche 2022, la cui percentuale di realizzazione non ha superato il 40 p.c. Troppo poco per soddisfare il dietino Geršić, che nuovamente ha colto l’occasione per tacciare d’incapacità e scarsa propensione al lavoro l’attuale amministrazione comunale. Chiusa questa parentesi, il Consiglio ha approvato alcune modifiche al Piano parcheggi per permettere anche ai residenti possessori di auto prese in leasing (e dunque non intestate a loro) di poter parcheggiare gratuitamente nei parcheggi del Fasanese come tutti gli altri cittadini.

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