Platak, tutto pronto per la stagione sciistica

A colloquio con Alen Udovič, responsabile del Centro sportivo-ricreativo alle spalle di Fiume, su quanto offrirà la struttura con l’arrivo della neve

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Platak, tutto pronto per la stagione sciistica
Foto: RONI BRMALJ

Il Centro sportivo-ricreativo del Platak è pronto per la stagione sciistica. Le preparazioni sono state tutte effettuate e ora si è in attesa dell’arrivo delle basse temperature. Finora queste si sono mantenute sopra lo zero il che non ha permesso l’attivazione degli impianti per l’innevamento. Da domenica sera a lunedì le temperature dovrebbero scendere notevolmente e si prevedono più giornate con temperature costantemente sotto lo zero il che permetterà di far partire i cannoni d’innevamento. Saranno necessari quattro giorni con temperature sottozero per ottenere un manto nevoso adeguato.

In attesa della neve
Alen Udovič, direttore della ditta Goranski sportski centar d.o.o., che gestisce il Platak, ha descritto i dettagli di questo processo. “Per poter produrre la neve artificiale devono essere soddisfatti alcuni parametri. Il più importante è la temperatura: l’ipotesi ideale è che si mantenga sui -6 gradi o meno, per 4 o 5 giorni in continuazione. Oltre alla temperatura, è molto importante che non ci sia troppa umidità nell’aria, ma sul Platak succede spesso che questa è molto elevata. La temperatura del terreno è in questo momento sui 5 gradi, il che vuol dire che la prima neve che verrà prodotta si scioglierà”. Bisogna poi tenere conto della temperatura dell’acqua nel lago artificiale ai piedi della pista Radeševo. Da domenica a lunedì, oltre al calo delle temperature, si prevede che il vento cambierà dallo scirocco alla bora. Il vento, infine, è un elemento rilevante poiché un forte vento spazza la neve fuori dalla fascia che è raffreddata dagli impianti.
Di recente sono stati ottenuti i permessi necessari e mancano soltanto alcuni dettagli di carattere burocratico da completare prima di far partire la nuova seggiovia. Si spera che nella prossima manciata di giorni sarà tutto pronto.

Alen Udovič.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Aumentano le visite
Il numero dei visitatori aumenta costantemente di anno in anno. Si stima che circa 75.000 persone abbiano visitato il Centro l’inverno scorso, il quale sta diventando sempre più interessante anche agli abitanti delle altre Regioni croate e dei Paesi confinanti. “È importante sottolineare che il Platak è l’unica destinazione di questo tipo in Croazia. Questo stimola anche le persone che non vivono in Regione a visitarlo”, ha sottolineato Udovič. Gli ospiti provengono per lo più da Zagabria, Karlovac, Varaždin, dall’Istria e dal Friuli-Venezia Giulia. Non è più inconsueto incontrare macchine con targhe straniere. “A occhio e croce, il 10 p.c. dei visitatori proviene dall’estero e oserei dire che il 30-40 p.c. sono persone che vivono fuori dalla Regione litoraneo-montana. I motivi che spingono le persone a venire sono numerosi: i prezzi moderati dello ski pass, la vicinanza e la qualità dei servizi. Non arrivano soltanto sciatori, ma anche famiglie con bambini che vogliono semplicemente stare sulla neve o andare in slitta. Le scuole dimostrano sempre più interesse a organizzare gite. Le condizioni metereologiche, ovvero le temperature elevate, rappresentano un problema grande e duraturo che è comunque condiviso anche dagli altri campi sciistici europei. Durante alcuni weekend d’inverno c’è tantissima gente e c’è una grande pressione sulle strutture d’accoglienza, che non sono capaci di assorbire molto di più. Si prevede che ci sarà una tendenza maggiore a visitare il Centro durante i giorni feriali”, ha spiegato ancora Udovič.

La funivia è pronta per venire attivata.
Foto: RONI BRMALJ

Sguardo rivolto all’estate
La scorsa stagione estiva ha visto circa 55.000 visitatori. Il numero continua ad aumentare e il vantaggio è che le visite sono distribuite in modo più uniforme rispetto alla stagione invernale, senza picchi eccessivi in giorni particolari. La fuga dall’afa cittadina, l’alpinismo, un grande numero di strutture adeguate per bambini e adulti, attività sportive, posti di ristorazione sono i punti forti che fanno in modo che il Platak abbia una vita intensa durante tutto l’anno e che permettono nuovi margini di sviluppo. Secondo Udovič “le famiglie con bambini sono il nostro focus primario”. Si è lavorato in modo da risultare interessanti sia ai bambini che ai grandi, facendo sì che sia gli uni che gli altri possano dilettarsi con qualcosa: campi sportivi, sentieri alpini go-kart piste, e così via”. Quest’anno è stato riaperto anche il sentiero alpino chiuso nel 1989 che va dallo Snježnik al Monte Nevoso, tra Croazia e Slovenia.

Il Platak innevato l’inverno scorso.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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