CI di Veglia. Più forti dei problemi

Il sodalizio isolano opera in condizioni difficili, ma i suoi soci, con entusiasmo e impegno, non mollano

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CI di Veglia. Più forti dei problemi
Silvana Crstulovich Pavačić, presidente della CI di Veglia. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Vent’anni non sono pochi e la Comunità degli italiani di Veglia è decisa a celebrare questo importante anniversario con una serata alla quale sono invitati tutti i soci e simpatizzanti. “Siamo una comunità piccola, ma con tanta voglia di fare, anche se i problemi non mancano – ci racconta la presidente Silvana Crstulovich Pavačić, che da ben 16 anni ricopre questo incarico –. Tengo a precisare che la sede, due locali di un’ottantina di metri quadrati, è priva di servizi igienici e acqua corrente, di modo che per le varie manifestazioni dobbiamo richiedere l’aiuto delle autorità cittadine, che ci concedono in usufrutto altri locali. Purtroppo, il problema persiste dal 2017 e non è stato ancora risolto. Ma piangersi addosso non aiuta e continuiamo a svolgere le nostre attività con entusiasmo”.

Già da diverso tempo durante l’anno vengono svolti due corsi artistici, uno di ceramica e uno di arte varia che comprende oggettistica di cartapesta, lana e decoupage e che vengono frequentati dai soci e dai simpatizzanti che hanno una particolare affinità per l’arte. “Anche per questi due laboratori ci arrangiamo. I corsisti portano l’acqua necessaria da casa, in bottiglie, ma l’atmosfera mentre si lavora non ne risente; l’entusiasmo e l’allegria non mancano. Tutte le opere verranno poi esposte in occasione di una mostra collettiva alla galleria Decumanus della città di Veglia nel periodo di Pasqua. Un evento che ci rende orgogliosi di appartenere al nostro piccolo, grande mondo”.
Corsi di italiano: il fiore all’occhiello
Il fiore all’occhiello della Comunità erano i corsi di lingua italiana per adulti e affittacamere. Stiamo parlando al passato, poiché quest’anno non è stato possibile fare altrettanto. “Abbiamo una carenza cronica di insegnanti di lingua italiana – spiega la presidente Crstulovich Pavačić – e tutte le docenti dell’isola sono oberate di lavoro. Ci dispiace molto, ma per il momento non possiamo fare nulla. Per il futuro ci rivolgeremo all’Unione Italiana affinché ci dia una mano per ripristinare i corsi di lingua italiana, che sono molto importanti per gli abitanti di tutta l’isola”.
Entro la fine dell’anno, il sodalizio vegliota ha in programma di organizzare una gita istruttiva a Grisignana. Ci sarà anche una conferenza sul libro “Storia della Comunità degli Italiani di Veglia”, con un intervento della stessa presidente e dello storico Filip Škiljan. Nel corso della serata verrà trattata la storia dei veglioti di madrelingua italiana che si riunivano per stare assieme, senza avere una sede fissa. Nel periodo natalizio, infine, è in programma una serata conviviale per i soci abbinata a una mostra vendita dei lavori dei due corsi artistici.
“Personalmente sono dell’avviso che ogni singola comunità, per quanto piccola possa essere, è importante per mantenere in vita l’identità, la lingua e la cultura italiana”, ha concluso Silvana Crstulovich Pavačić.

Il libro che tratta la storia della comunità italofona di Veglia, pubblicato dal sodalizio.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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