Aci. Kristijan Pavić: «Stagione promettente»

Il direttore dell'ACI all'assemblea dell'Associazione dei marina croati accenna anche alla concessione per Porto Baross a Fiume, assieme al partner Gitone

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Aci. Kristijan Pavić: «Stagione promettente»

Il marina ACI di Icici ha ospitato ieri l’assemblea dell’Associazione dei marina, che opera in seno alla Camera d’economia nazionale. Sono tornati così a riunirsi, in presenza, i rappresentanti dei marina croati. Il presidente dell’Associazione, Sean Lisjak, ha illustrato il resoconto delle attività svolte finora, accennando ai progetti futuri. Ecco alcuni numeri. Rispetto ad altri settori, in primo luogo quello alberghiero, il calo di arrivi è stato più contenuto nei marina. Lo scorso anno, infatti, c’è stata una flessione dell’11 per cento con 812 milioni di kune di entrate rispetto al 2019, che è stato uno dei migliori con 918 milioni.

Kristijan Pavić

È stata una buona occasione per parlare con Kristijan Pavić, direttore dell’ACI, che con i suoi 22 marina sulla costa e sulle isole dispone della più grande catena di strutture per il turismo da diporto nel Mediterraneo. Come l’intero settore del turismo, anche quello nautico subisce le conseguenze della pandemia di Covid-19, ma ci si adegua. Dalle parole di Pavić traspare un certo ottimismo. “Effettivamente, posso dire che ci apprestiamo ad affrontare più ottimisti la nuova stagione. Nonostante il lockdown, in questo perido che precede l’alta stagione, i numeri sono stati promettenti. In un modo o nell’altro, i turisti arrivano. Nei primi 5-6 mesi di quest’anno il numero di ospiti è più o meno ai livelli del 2008. Ritengo che sia un buon auspicio anche per i mesi estivi in cui ci si aspetta, ovviamente, un arrivo più massiccio di diportisti. Naturalmente, dobbiamo anche sottolineare il fatto che ci stiamo preparando tenendo conto della situazione molto particolare in cui ci troviamo a operare. Oltre il 70 p.c. del nostro personale è vaccinato e devo dire che in questo senso c’è stata una risposta positiva da parte dei nostri dipendenti. Pensiamo sia alla nostra che alla salute dei nostri ospiti”. Soltanto poche settimane fa si è concluso il complesso iter di assegnazione della concessione per Porto Baross, scalo portuale dismesso nel bacino portuale fiumano che verrà trasformato in marina. Alla gara si è presentato il consorzio ACI-GITONE, ovvero la compagnia croata assieme al partner del gruppo tedesco Lürssen. “È indubbiamente un grande progetto quello che è davanti a noi, ormai approvato dal governo, che tornerei a ringraziare in quanto ha riconosciuto il nostro progetto di investimenti per lo sviluppo del turismo nautico a Fiume. A livello mediatico, è chiaro, Porto Baross è al momento il progetto più seguito, ma ce ne sono tanti altri che interessano diversi dei nostri 22 marina”. Fiume non ha una grande tradizione. Quali sono i suoi vantaggi? “Tra le grandi città croate che s’affacciano sul mare oggi il capoluogo quarnerino è l’unico a non avere un marina. Comunque, oggi parte della Riva passeggeri viene utilizzata in funzione del turismo nautico. Qui c’è un potenziale notevole, anche per il fatto che si è vicini a diversi Paesi da cui arrivano in buona parte i diportisti. Inoltre, qui c’è la possibilità di creare i presupposti per accogliere anche i megayacht su cui contiamo in futuro. Ci sono sicuramente dei vantaggi rispetto alla Dalmazia e all’Adriatico meridionale”, ha concluso Pavić.

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