Vertici UI. La Commissione elettorale ufficializza le candidature

0
Vertici UI. La Commissione elettorale ufficializza le candidature

“La Commissione elettorale centrale dell’Unione Italiana ha esaminato le candidature di Maurizio Tremul e Felice Žiža a presidente dell’Unione Italiana e di Marin Corva e Aleksandar Damiani a presidente della Giunta esecutiva dell’UI e ha constatato che le candidature di Maurizio Tremul, Felice Žiža e Marin Corva sono valide”. Lo ha sottolineato in un comunicato ufficiale il presidente della Commissione elettorale centrale Davor Pindulić. “La candidatura di Aleksandar Damiani non è valida ai sensi dell’art. 32 comma 4 del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti all’Assemblea dell’Unione Italiana nonché del presidente dell’Unione Italiana e del presidente della Giunta esecutiva dell’UI”, ha rilevato ancora Davor Pindulić, che ha concluso: “Il candidato ha presentato un numero insufficiente di firme di sostegno dei soci delle Comunità degli Italiani in Croazia”.
Riportiamo a lato anche il comunicato diramato dalla Commissione elettorale centrale con i dati ufficiosi sulle candidature per l’Assemblea dell’Unione Italiana. Mancano all’appello, per il momento, i candidati di alcune località, tra cui Pola, in quanto i nominativi non sono ancora pervenuti ufficialmente alla Commissione.

Damiani: «Firme. Tempi troppo stretti»

Aleksandar Sandro Damiani ha reagito con due comunicati alla decisione della Commissione elettorale centrale dell’Unione Italiana di invalidare la sua candidatura a presidente della Giunta esecutiva dell’UI per numero insufficiente di firme. Damiani ha sostenuto in una nota che – visto che il numero di firme da lui raccolto superava quello richiesto dal regolamento – è la Commissione elettorale centrale che deve informare quali firme non sono state prese in considerazione e perché. Inoltre ha voluto ringraziare pubblicamente quanti hanno raccolto le firme per lui, nonché ovviamente gli stessi firmatari, aggiungendo: “Compresi quelli che sono stati volutamente indotti a firmare ‘due volte’ in modo da invalidare” le sottoscrizioni”.
Nell’altra nota Damiani ha ripercorso con toni critici l’iter che ha portato all’indizione delle elezioni in programma il 26 giugno prossimo. Ricordando che il 27 maggio 2022 l’Assemblea ha approvato per corrispondenza lo scadenzario elettorale e che il termine ultimo per la consegna delle candidature è stato fissato al 3 giugno e la loro convalida al 6 giugno Damiani ha apostrofato il fatto che la campagna elettorale è iniziata il 2 giugno, ossia prima della convalida delle candidature. Il candidato escluso dalla corsa elettorale ha avuto da ridire anche per il fatto che dall’approvazione dello scadenzario alla data della consegna delle candidature c’erano 7 giorni di tempo, tra cui un sabato, una domenica e una giornata festiva in Croazia. Quindi soli quattro giorni per raccogliere 100 firme (80 in Croazia + 20 in Slovenia), per quanto concerne i candidati a presidente dell’UI e a presidente della Giunta. Inoltre ha affermato che l’Assemblea non aveva ancora proceduto alla nomina della Commissione elettorale centrale e del Comitato di Controllo delle elezioni, che già sul sito dell’UI erano apparsi i primi moduli. Dopo avere definito il presidente della Commissione elettorale centrale, Davor Pindulić, “un illustre sconosciuto”, Damiani si è richiamato a voci di corridoio, sostenendo che lo stesso Marin Corva se ne sarebbe vantato, secondo le quali Corva avrebbe raccolto circa 1.000 firme. “In quattro giorni? Spedendo le mail e ricevendo le risposte, da quali indirizzi? Da uffici targati Unione italiana le prime e da quelli delle CI le seconde?”, si è chiesto Damiani, che ha scritto ancora: “Mentre era in corso in Assemblea il dibattito sugli emendamenti allo Statuto (poi non votato), il presidente UI il 18 maggio ha indetto le elezioni. Che cosa sarebbe successo se qualche emendamento allo Statuto fosse stato approvato. Qualcuno aveva la certezza che lo Statuto non sarebbe ‘passato’? Infine, che dire delle affermazioni del presidente della Commissione statutaria secondo le quali lo Statuto UI non è in sintonia con l’attuale Legge croata sulle associazioni?”, ha scritto Damiani concludendo che sarebbe il caso che i dirigenti dell’UI fossero “costretti dall’opinione pubblica a indire di nuovo le elezioni 2022”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display