Tremul: «Punterò sul confronto civile all’interno della CNI»

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Tremul: «Punterò sul confronto civile all’interno della CNI»
Maurizio Tremul, il nuovo-vecchio presidente dell'UI. Foto Roni Brmalj

“Sono molto contento di questo risultato. Dopo essere per tanti anni ai vertici dell’Unione Italiana ottenere ancora un consenso così significativo mi sembra un risultato ottimo. Pertanto ringrazio tutte le connazionali e i connazionali per avermi riconfermato la loro fiducia”. Queste le parole espresse da Maurizio Tremul, riconfermato domenica, 26 giugno alla guida dell’Unione Italiana. Nella corsa alla carica di presidente dell’UI ha battuto Felice Žiža, deputato al seggio specifico della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento di Lubiana al suo secondo mandato.

Tremul ha commentato pure l’affluenza alle urne che è stata del 16 per cento. “L’affluenza è assolutamente in linea con quella di quattro anni fa. Sull’affluenza si potrebbero fare lunghi discorsi ma è importante che domenica sia stato un giorno di festa, un giorno di democrazia”, ha dichiarato il vecchio e nuovo presidente dell’UI il cui impegno sarà quello di “continuare sulla strada per arrivare ad un dialogo quanto più civile e rispettoso all’interno della Comunità Nazionale Italiana affinché tutta una serie di toni accesi e di politiche portate avanti cessino perché possiamo avere idee diverse ed è giusto che ci sia pluralismo nel rispetto delle idee e progetti diversi, ma ci deve essere un confronto civile all’interno della CNI.” Tremul ha annunciato che tra i primi passi che intraprenderà in questo nuovo mandato figura la costituzione di un gruppo di giovani sui quali investire. “Sarà una specie di scuola politica da cui poi potrebbero nascere domani i possibili futuri e auspicabili dirigenti della CNI”, ha detto il Maurizio Tremul che nei giorni scorsi è stato impegnato in una breve e intensa campagna elettorale, svoltasi all’insegna del motto #NoiCNI. Persone, valori, unitarietà e partita da Bertocchi, dove vive e abita per concludersi a Fiume, definita “la nostra capitale”, in quanto sede dell’Unione Italiana. “Gli incontri con i connazionali sono stati tutti molto positivi. Il riscontro per il periodo e per l’intensità è stato altrettanto positivo – ci ha detto Tremul -. Ringrazio tutte le persone che mi hanno dato supporto con le loro firme, tutti coloro che sono intervenuti in questi incontri. Credo sia importante continuare avere un dialogo quanto più intenso e serrato con i connazionali parlando in piena trasparenza.” Durante le chiacchierate con i connazionali dell’Istria e del Quarnero, Tremul ha esposto il suo programma suddiviso in 20 punti. “Di volta in volta ho toccato delle questioni diverse ma abbiamo anche parlato di politica, delle cose che dobbiamo fare come Comunità Nazionale Italiana perché alcuni punti del programma li ritengo strategici e per questo sono stati inseriti ma saranno di competenza e di attuazione della Giunta esecutiva e dell’Assemblea, dopo che le avranno anche approvati, mentre altri più di carattere istituzionale e politico sono di mia competenza. Porterò avanti con coerenza gli impegni che ho assunto e che sono stati premiati dagli elettori”, ha rilevato Maurizio Tremul che dà inizio così al suo secondo ed ultimo mandato di presidente dell’UI. “C’è un limite nei mandati e poi comunque non ho più intenzione di candidarmi in seno all’UI per nessuna altra carica. Credo che il mio compito oggi sia quello di lavorare affinché dei connazionali siano preparati, possano quindi acquisire i rudimenti del ‘mestiere’, trasmettendo loro esperienze, relazioni e contatti proprio per prepararli ad assumere ruoli all’interno dell’UI e della CNI”, ha concluso il vecchio e nuovo leader dell’Unione Italiana.

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