I pensionati propongono: «Versare i contributi agli studenti»

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I pensionati propongono: «Versare i contributi agli studenti»
Il Rettorato dell'Università di Fiume - Foto §eljko Jerneić

Far includere gli anni trascorsi a studiare all’Università (più correttamente la durata regolare di un corso di laurea) nel computo dell’anzianità di servizio e contribuire così a migliorare le pensioni dei cittadini laureati. La proposta è stata lanciata dalla Piattaforma Pensionati insieme (Platforma Umirovljenici zajedno) composta dai partiti SU, BUZ e DSU. Nell’argomentare la proposta la Piattaforma ha rilevato che la maggior parte delle persone laureate, a causa del tempo trascorso a studiare e poi a cercare un impiego, non riescono a maturare fino al 65 anno di vita la piena anzianità di servizio, finendo così per essere penalizzate al momento del pensionamento. In altre parole – si legge nel comunicato stampa diramato ieri dalla Piattaforma – è lecito giungere alla conclusione che gli anni trascorsi a studiare finiscono con il trasformarsi in una sorta di “penalizzazione contributiva” e dunque anche finanziaria. L’SU, il BUZ e il DSU hanno puntualizzato che in alcuni Paesi membri dell’UE esiste già una prassi di questo tipo. Reputano che questa misura oltre a contribuire a debellare la povertà contribuirebbe anche a stimolare i giovani a intraprendere gli studi universitari, che oltre a un notevole sforzo intellettuale implicano inevitabilmente anche un sacrificio dal punto di vista economico. “Questa misura potrebbe incentivare qualche giovane e rimanere in Croazia e a pianificare qui il proprio futuro, la propria vita familiare, contribuendo così anche a migliorare il cattivo quadro demografico del Paese”, hanno segnalato dalla Piattaforma.

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