L’esperienza e il denaro croato per lo sminamento dell’Ucraina

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L’esperienza e il denaro croato per lo sminamento dell’Ucraina

È stata inaugurata oggi, mercoledì 11 ottobre, a Zagabria la Conferenza internazionale dei donatori per lo sminamento dell’Ucraina. Il primo ministro ucraino Denis Šmihal, in videocollegamento, ha fatto sapere che il 30 per cento del territorio nazionale è minato, cioè 174mila metri quadri di superficie, ovvero tre volte di più del territorio croato. “Sono 6 milioni le persone a rischio a causa delle mine, 250 sono già morte e 500 sono rimaste ferite”, ha detto Šmihal sottolineando che gli esperti prevedono che 10mila persone potrebbero perdere la vita a causa di ordigni esplosivi. Sempre secondo il premier ucraino la Banca Mondiale stima che lo sminamento verrà a costare più di 37 miliardi di dollari. Ha aggiunto altresì come attualmente l’Ucraina disponga di circa tremila pirotecnici e 29 veicoli per lo sminamento. “È chiaro che questo non è bastevole. Se la situazione dovesse restare così, ci vorranno decenni per le operazioni di sminamento del Paese”, ha affermato Šmihal aggiungendo che gli Stati e le organizzazioni internazionali hanno donato circa 300 milioni di dollari.

La Croazia metterà a disposizione ulteriori 5 milioni di euro per le operazioni di sminamento dell’Ucraina. Lo ha annunciato il premier Andrej Plenković nel corso della Conferenza internazionale che si concluderà domani nella capitale croata. Il presidente del governo ha ricordato come la Croazia ha esperienza nello sminamento perché “proprio come l’Ucraina, è stata vittima di un’aggressione”. “Il processo di sminamento della Croazia va avanti da decenni e dovrebbe essere portato a termine nella primavera del 2026, ossia 31 anni dall’inizio della guerra patriottica”, ha affermato Plenković. Oltre ai mezzi finanziari, la Croazia metterà a disposizione di Kiev la sua esperienza per aiutare l’Ucraina sia nello sminamento che nel perseguimento dei crimini di guerra, ha aggiunto il primo ministro.

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