A pochi giorni dalla fine dell’anno sono iniziati i saldi della stagione invernale ed è partita la corsa agli acquisti nei settori commerciale, tessile, calzaturiero e persino di oreficeria. I vari negozi offrono sconti notevoli sulla merce invenduta, ma occhio al cartellino che a volte può riportare due o persino tre prezzi differenti. Le regole da rispettare per quanto riguarda i commercianti sono chiare: il prezzo vecchio deve essere visibile, ma barrato, mentre il prezzo nuovo dev’essere posto su un adesivo a parte, senza coprire le altre istruzioni. Non sono pochi i casi in cui sotto l’adesivo era segnato un prezzo più basso di quello attualmente offerto, perciò si deve prestare la massima attenzione sul prodotto che si desidera acquistare. In questo periodo post-festivo sono tanti gli acquirenti in cerca di un pezzo d’abbigliamento o di calzature adatte, ma anche di biancheria intima e di capi sportivi a prezzi più convenienti.

In media lo sconto è del 50 p.c.
Un giro per i negozi e i grandi magazzini di Fiume diventa d’obbligo per tutti, persino per i curiosi che hanno deciso di non acquistare nulla, ma che poi, attratti dalla merce e dal prezzo scontato, spesso si portano a casa uno o due capi. Cartelloni sulle vetrine, all’interno dei negozi e persino sui marciapiedi invitano a entrare, con in bella mostra percentuali che arrivano a toccare in alcuni casi anche il 70 per cento di sconto.
Iniziamo con l’abbigliamento femminile. Per le giovani rappresentanti del gentil sesso, ci sono gli amatissimi leggins invernali, i pantaloni aderenti ma elastici con un rivestimento termico all’interno, che si trovano già a 11 euro, scontati del 50 p.c. Identico sconto per le felpe con cappuccio che variano dai 15 euro per quelle semplici per arrivare ai 80 euro per quelle firmate o con varie stampe colorate. I vestitini natalizi con lustrini di vari colori sono scontati persino del 70 p.c., dunque un buon acquisto per l’anno prossimo: si trovano già a 20 euro. I completini gonna-giacca o pantaloni-giacca riportano il prezzo che varia dai 90 ai 210 euro, con uno sconto del 40-50 p.c. I capotti sono in vendita, scontati del 30-50 p.c., a prezzi che vanno da un minimo di 100 euro per arrivare ai 340 euro. Per chi si appresta a partire per la “settimana bianca”, maglioni invernali, pantaloni di velluto, sciarpe e berretti, si possono acquistare con uno sconto pari al 50 o 60 p.c. Anche la bigiotteria come ad esempio gli orecchini, le collanine, gli anelli e altro si trovano già al modico prezzo di un euro. Tra le calze, molto richiesti i collant lavorati e stampati, anch’essi scontati del 40 p.c. Quelli di bassa qualità si trovano già a 5 euro per arrivare ai 30 euro, sconto compreso, per quelli firmati e lavorati finemente. Per quanto riguarda la biancheria intima, i reggiseni sono scontati del 30 p.c. e vanno dai 4 ai 14 euro, le mutandine sono in offerta a 5 euro per due pezzi e maglie intime femminili a 3 euro e maschili a 4 euro al pezzo.
Nel reparto maschile non cambia nulla, gli sconti arrivano fino al 70 p.c., ma in media si fermano al 50 p.c., basta trovare la taglia del capo scelto. Felpe e pantaloni in lana si trovano già a 20 euro, i maglioni a 15 euro, le camicie a 13 euro. Il prezzo dei giacconi varia dai 130 ai 270 euro. Scontati pure i completi giacca-pantaloni, a un prezzo minimo di 780 euro.
Anche le calzature sono in ribasso. Vanno forti gli stivali femminili con zeppa, ovvero con la suola alta, caldi e con vari accessori incorporati, come borchie e catene. Quelli dell’ultima collezione, dal prezzo di circa 90 euro sono scesi a 48 euro. Calzature con suola di gomma, femminili e maschili si trovano già a 18 euro, mentre i semplici stivali di gomma a 12-13 euro. Sconti anche per le scarpe da ginnastica, quelle griffate riportano un prezzo minimo di 74 euro (sconto del 50 p.c.) per arrivare ai 190 euro con uno sconto del 50 p.c., quelle “semplici” si trovano già a 25 euro.
Nel reparto bambini gli sconti non superano il 40 p.c. con pantaloncini in media a 11 euro, maglioni a 9 euro, gonne a 8 euro, vestitini a 13 euro, calzamaglie a 5, giacconi e cappottini a 14-17 euro.
Da quanto appurato e facendo un confronto con i prezzi dell’anno scorso, i saldi riportano le stesse percentuali, ma i prezzi sono lievemente aumentati.

Successo dei «second hand shop»
Negli ultimi tempi sono molto in voga i negozi “second hand” (con capi di seconda mano) vale a dire abbigliamento e calzature usati, ma ancora in ottime condizioni, lavati e sterilizzati e rimessi in vendita. Gli “second hand shop” si trovano in varie parti della città e sono molto spesso visitati da chi desidera acquistare un capo d’abbigliamento quasi nuovo, ma a un prezzo accessibile. Qui non si tratta di saldi di stagione, ma praticamente settimanali che variano a seconda della quantità di merce immessa sul mercato. Così, all’inizio della settimana i prezzi sono “leggermente alti” con camicette e maglioni dai 7 ai 15 euro, pantaloni e gonne dai 5 ai 17 euro, mentre a fine settimana lo sconto può essere persino del 90 p.c. e il cliente può acquistare due capi d’abbigliamento al prezzo unificato di 5 euro.
Ai saldi sono ricorsi anche gli orefici: in città ci sono coloro che offrono uno sconto pari al 25 p.c. sugli oggetti in negozio, ma dopo le festività natalizie le tasche dei fiumani rimangono desolatamente vuote e saranno pochissimi coloro che sceglieranno di entrare in una gioielleria per effettuare un acquisto.