Croazia. Procura europea: nel 2022 avviate 23 inchieste per presunte frodi

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Croazia. Procura europea: nel 2022 avviate 23 inchieste per presunte frodi

L’anno scorso la Procura europea (EPPO) ha avviato in Croazia 23 inchieste per presunta appropriazione indebita di fondi dell’Unione europea per un valore di 313 milioni di euro. È quanto contenuto nel rapporto annuale della Procura europea. Nel documento viene specificato come in Croazia siano in corso sei procedimenti per uso improprio di denaro del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale mentre sette procedimenti sono legati all’appropriazione indebita di denaro destinato allo sviluppo regionale. Due casi, invece, riguardano mezzi finanziari del Fondo di coesione, uno si riferisce invece al denaro destinato alla ricostruzione e alla resilienza e un altro ai fondi per digitalizzazione, mobilità ed energia. La Procura europea ricorda che nel 2022 sono stati sollevati otto atti d’accusa e che due casi sono in fase dibattimentale.

Su ordine dell’EPPO, nel corso del 2022, sono stati bloccati beni per un valore di 400.000 euro e per due casi sono state necessarie pure indagini transfrontaliere, si rileva nel rapporto della Procura europea. Gli indagati più noti della Procura europea in Croazia sono Gabrijela Žalac (l’ex ministro dello Sviluppo regionale e dei Fondi europei accusata alla fine dell’anno scorso di abuso d’ufficio e di potere nonché di frode a danno dei fondi comunitari), e l’ex vicepremier e ministro dell’Agricoltura Tomislav Tolušić, sotto inchiesta dallo scorso luglio.

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