Croazia. L’Hrt: «Il canone tv sia di 16-17 euro»

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Croazia. L’Hrt: «Il canone tv sia di 16-17 euro»
La sede della Hrt a Zagabria. Foto: Luka Stanzl/PIXSELL

“Negli ultimi 14 anni in Croazia la paga media, come pure i costi, sono aumentati sensibilmente. Se si procedesse all’adeguamento, credo che l’importo si attesterebbe tra i 16 e i 17 euro”. Lo ha dichiarato il direttore generale della Tv nazionale (Hrt), Robert Šveb, oggi, martedì 19 dicembre, durante la seduta del Consiglio di programma del servizio pubblico.

La Direzione dell’Hrt non riesce a convincere il Consiglio di vigilanza a darle l’assenso ad avviare l’iter teso all’adeguamento dell’importo del canone. Il canone ammonta attualmente a 10,62 euro (80 kune). L’importo non è stato modificato dal 2010 e attualmente equivale a circa l’1,5 p.c. dello stipendio medio (al lordo delle trattenute fiscali) erogato a livello nazionale.

Šveb ha osservato che le sfide attinenti al canone televisivo non sono una questione che riguarda solamente la Croazia. Si tratta di un tema di respiro europeo. “Il canone versato alla Rai è soggetto a tagli”, ha notato Šveb, aggiungendo che in numerosi Paesi si va nella direzione di abolire il canone. L’ultima a farlo è stata l’Austria, mentre Slovacchia e Francia “hanno deciso di finanziare le emittenti pubbliche attingendo al Bilancio nazionale” e in Inghilterra sono in corso dibattiti sull’abolizione della “licence fee” versata alla Bbc, ha sottolineato il direttore generale dell’Hrt, puntualizzando che negli ultimi 14 anni gli introiti incamerati dal Prisavlje sono calati del 5%.

Šveb ha sottolineato che l’Hrt si vede costretta a fare i conti anche con il problema legato al reperimento delle risorse umane, anche a causa dell’erosione salariale. Ha puntualizzato che dei circa 2.700 dipendenti, circa un migliaio sono quelli che ormai guadagnano in linea o meno della media nazionale.

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