Pensione piena e lavoro part-time: ora si può

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Pensione piena e lavoro part-time: ora si può

Lavorare dopo la pensione? In molti lo fanno, ma dal 1.mo gennaio in Croazia è assolutamente legale e le aziende croate stanno facendo a gara per accaparrarsi i servizi di queste persone della terza età. Sono brave, motivate e vogliono soprattutto portare a casa un piccolo gruzzolo che andrà a rimpinguare la quiescenza, che non è mai abbastanza con tutti i conti da pagare…

L’impiego dei pensionati è stato reso possibile dalle modifiche alla Legge sull’assicurazione previdenziale entrata in vigore a Capodanno che, come hanno spiegato al Ministero del Lavoro e del Sistema previdenziale, offre la possibilità di un lavoro part-time alle persone della terza età e di continuare a percepire la pensione piena.

Konzum, Spar, Taxi Cammeo…

I pensionati sono entusiasti di questa possibilità che è stata offerta loro: “Anche se sono andata in pensione, sono contenta di poter continuare a lavorare. Ciò mi permette di rimanere produttiva, di fare parte di un team di colleghi e colleghe e di assicurarmi un po’ di denaro in più. In questo modo posso abituarmi alla pensione in modo più graduale”. La 65.enne Vera ha espresso questo suo entusiasmo a un quotidiano della maggioranza, dopo esser stata assunta per lavorare 4 o al giorno nel SuperKonzum di Zara.
Anche la catena di negozi austriaca Spar, presente in massa sul mercato croato, ha deciso di cercare forza lavoro tra le persone che hanno da poco lasciato il proprio posto dopo 30-40 o più anni. “I pensionati, oltre a mantenere la loro quiescenza, da noi possono percepire delle entrate aggiuntive – afferma Helmut Genzl, dirigente della Spar in Croazia –, firmando un contratto di lavoro part-time per il posto di venditore-cassiere. Inoltre, assicuriamo anche il trasporto e la possibilità di scegliere il negozio in cui lavorare, ossia quanto più vicino a casa loro”.
Non sorprendetevi se prendete un Taxi della Cammeo troverete al volante una persona in età avanzata. “Sì, anche noi abbiamo deciso di sfruttare le nuove possibilità che il legislatore ci ha offerto – sottolinea Petar Dragić, direttore esecutivo della Cammeo –. Il motivo che ci ha portati a prendere questa decisione è la mancanza di autisti per i nostri taxi”. Dragić ha precisato che finora a Zagabria sono stati impiegati 15 pensionati e che le notifiche continuano ad arrivare, poiché la possibilità di lavorare è stata offerta anche alle persone che percepiscono la pensione militare. Uno dei tassisti-pensionati è anche Milodrag, il quale alla fine dello scorso anno è andato in pensione. “Era inutile stare a casa e non fare nulla. Ho subito colto questa opportunità e mi sono messo alla guida del taxi, che mi permetterà di restare arzillo e di non pensare agli acciacchi dell’età. È un’ottima idea”, ha esclamato Milodrag.

I settori più gettonati

Ma quanti sono i pensionati che potrebbero usufruire di questa opportunità? Una stima viene data da Lazar Grujić, presidente del Partito dei pensionati: “Secondo le nostre stime, il numero dovrebbe aggirarsi attorno alle 300mila unità”, ha ribadito Grujić, aggiungendo che è sicuramente un fatto positivo poter contare sulle persone della terza età, soprattutto in questo momento quando i datori di lavoro stanno facendo fatica a trovare manodopera. “Credo che i settori più interessanti in questo senso sono il commercio, il turismo e l’alberghiera. È carente pure il settore edilizio, però qui non vedo come i pensionati potrebbero dare una mano dato il livello della difficoltà delle mansioni richieste”.

Guadagno minimo: 25 kune l’ora

Che il numero di persone che si sono appena ritirate dal mondo del lavoro e che sono interessate a un impiego a metà orario sia in crescita lo dimostra anche il sito “danasradim.hr”, specializzato nell’annuncio di lavori part-time. Attualmente il sito conta oltre 2mila iscrizioni, però con l’entrata in vigore delle modifiche alla Legge sull’assicurazione previdenziale, il numero di notifiche è cresciuto del 30 per cento. “Il maggiore interesse lo riscontriamo per il lavoro nei supermercati, per quello di addetto alle consegne, per l’impiego da vigilantes e per i lavori nei call center”, hanno spiegato i responsabili del portale, i quali hanno aggiunto che il guadagno dipende dal tipo di lavoro, però quello più basso pubblicato dal sito ammonta a 25 kune per ora lavoro.
Effettivamente il lavoro di vigilantes è uno dei più richiesti, come lo conferma anche la società leader del settore Sokol Marić. “Il 23 p.c. dei nostri addetti alla sicurezza sono pensionati – hanno confermato i vertici dell’azienda –. Bisogna ammettere che questa misura adottata dallo Stato ci è venuta incontro, poiché nel nostro settore la mancanza di forza lavoro è assolutamente preoccupante”.

I giovani non devono temere

“Sì è una buona idea – ha confermato allo Jutarnji list Predrag Bejaković, funzionario dell’Istituto per le finanze pubbliche –. I motivi sono molteplici: le ricerche dimostrano che i pensionati che hanno la possibilità di lavorare si considerano utili e maggiormente inclusi dal punto di vista sociale, ma anche possono guadagnare una somma che andrà ad aggiungersi alla quiescenza, che, come sappiamo, non è altissima. Quindi, è un fattore assolutamente da non sottovalutare, forse anche decisivo nella scelta di continuare a restare nel mondo del lavoro”. Bejaković ha poi aggiunto che secondo il suo parere l’impiego dei pensionati non andrà a ridurre il numero delle assunzioni di giovani persone”.

I pericoli dietro l’angolo

Però, fatta la legge, trovato l’inganno, anche se non ancora. Però, qualche perplessità esiste, come conferma il presidente del Partito dei pensionati. “Temo che sia stato aperto il vaso di Pandora del lavoro in nero – ha dichiarato Lazar Grujić–. Molti pensionati, secondo il mio parere, firmeranno un contratto di 4 ore di lavoro, ma saranno impiegati a tempo pieno. In questo senso, lo Stato dovrà essere molto vigile”.

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