Basta con il trattamento brutale verso i migranti

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Basta con il trattamento brutale verso i migranti

ZAGABRIA | Il Consiglio d’Europa ha chiesto a Zagabria di smetterla di respingere in massa i migranti clandestini alle frontiere con la Serbia e la Bosnia ed Erzegovina. Inoltre, l’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo ha rinfacciato alla Croazia la brutalità del trattamento che le sue forze di Polizia riserverebbero ai migranti. Le critiche formulate ieri dal Consiglio d’Europa si basano sugli esposti presentati da associazioni non governative impegnate a fornire aiuto ai migranti mediorientali. “Invito le autorità croate ad avviare urgentemente delle inchieste efficaci e indipendenti, alla fine di fare chiarezza su tutti i casi di respingimento di massa nonché sugli esposti legati agli atti di violenza nei confronti dei migranti”, si legge in una lettera inviata dal commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, la bosniaca Dunja Mijatović, al primo ministro croato, Andrej Plenković.

In Croazia le accuse mosse nei confronti delle sue forze dell’ordine sono state respinte con sdegno. A Zagabria le autorità hanno ribadito che la Polizia croata è una delle più addestrate a livello europeo e che i suoi agenti proteggono in modo professionale i confini nazionali e di conseguenza la frontiere dell’Unione europea. Il Ministero degli Affari interni croato ha ricordato che lo scorso 3 ottobre il ministro Davor Božinović ha consegnato un rapporto dettagliato a Dunja Mijatović. È stato notato, inoltre, che a puntare il dito contro la Polizia croata sono anche le ONG i cui attivisti sono stati condannati in primo grado per aver favorito atti di sconfinamento illegale. Tuttavia, nel rapporto per il 2017, l’ombudsman Lora Vidović ha segnalato di non aver ottenuto una risposta a tutte le domande rivolte al governo in merito alla presunta brutalità della Polizia nei confronti dei migranti. Stando all’UNHCR, dall’inizio del 2018 la Croazia ha respinto 2.500 migranti. A 1.500 persone sarebbe stato impedito di presentare domanda d’asilo, mentre 700 migranti sarebbero stati malmenati e derubati.

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