Pola. Castello veneziano, interventi continui

Attulamente si sta ricostruendo la rampa sud-orientale

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Pola. Castello veneziano, interventi continui
Il recupero della rampa che porta alla cortina eseguito lege artis. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Il debito che Pola ha contratto con Venezia non si esaurisce mai. Ereditare un imponente e magnifico maniero con il sigillo della Serenissima, significa assumersi l’obbligo di averne cura per saecula e saeculorum. E se il suo costruttore, l’architetto militare Antoine De Ville, ha imposto questo sempiterno e onorevole gravame ai posteri, la direzione del Museo storico e navale dell’Istria, istituzione inquilina del Castello, si è assunta eccome l’obbligo di prendersi cura della sua illustre abitazione in cima al colle, da dove si può ammirare una delle più belle panoramiche della città. Senz’offesa per la fortezza, in eccellente stato di conservazione, si ha comunque a che fare con un pozzo senza fondo che assorbe tempo, energie e risorse, soprattutto economiche, pressoché infinite, al punto che l’ente museale che lo gestisce non riesce a trovare limiti a cotante necessità. Ebbene, dopo tanti, interminabili, perenni, pluriennali e delicati interventi di recupero, rivitalizzazione e valorizzazione degli ambienti al Castello, si è sempre costretti a tornare alla carica. Associa a una barzelletta: la sai l’ultima? Di ultimo vi è che si sta ricostruendo la rampa sud-orientale del Castello, quella che serve a scendere o a salire in cima alla cortina per una passeggiata sui bastioni una volta sbucati fuori dall’ascensore sotterraneo, che conduce al cortile interno dell’ex struttura militare.

Investimenti nella sicurezza
Non si tratta di “migliorie” o di volontà di abbellire e “infiocchettare” sempre più il nostro lascito storico-culturale, ma di dover riattare e compiere qualcosa di estremamente necessario. Se la rampa, diremmo gemella, che si ricollega alla cortina settentrionale della fortezza era stata messa in sesto anni or sono (2015-2018), adesso è arrivato il turno dell’altra salita al suo opposto che, putroppo, come rilevato dal direttore del Museo storico e navale, Gracijano Kešac, è stata testimone di capitomboli o addirittura di qualche caduta anche rovinosa. “La vecchia superficie della rampa sud-orientale era del tutto rovinata e deteriorata, con pietruzze sgretolate, sconnesse e diventate scivolose dopo lunghissima usura al punto da essere costretti a procedere con la sua totale ricostruzione. La ristrutturazione della rampa a nord, eseguita negli anni del recupero della cortina settentrionale si è dimostrata molto utile ed efficace nel suo utilizzo, ragione per cui si farà altrettanto in detto caso, non soltanto a livello di superficie, ma anche di strutture murarie di sostegno della rampa, che necessita di venire consolidata e dotata di una protezione recintata e corrimano. I lavori vengono eseguiti dalle maestranze dell’impresa “Kapitel” di Gimino per un investimento nell’ordine di 44mila euro, IVA compresa. I finanziamenti sono stati assegnati dalla Regione istriana con una piccola partecipazione della Città di Pola e possibile contributo atteso dal Ministero croato della Cultura, derivante da concorso di fornitura pubblica”. Non è obbligatorio essere degli inteditori per notare che quanto esibitoci da Gracijano Kešac è un intervento di restauro e ricostruzione edile compiuto lege artis, degno del’impresa specializzata e dotata di licenza per le opere di restauro conservativo dei monumenti storico-culturali. Vero è che la Kapitel è già stata ingaggiata per lavori di recupero del patrimonio romano-antico (leggi Arena di Pola) e per le tante riparazioni e ricostruzioni al Castello. La stessa ditta di maestri scalpellini e dell’arte della pietra si trova ora davanti ad una missione di vita.

Il recupero della cinta muraria esterna
Il maniero attende niente meno che l’avvio di un’opera ciclopica, complessa e incredibilmente costosa per garantirne una solidità realmente a prova di secoli: il totale recupero della sua cinta muraria esterna. Non sarà da rifare la Muraglia cinese, ma sono metri e metri cubici di bastioni con elementi architettonici peculiari da rimettere in sesto lavorando da appostati sopra all’imponente fortificazione barocca, classe 1630, tralasciando fuori dal piano d’intervento unicamente il tratto della cinta settentrionale, l’unica ad essere stata rattoppata nelle sue parti esterne mancanti. Gli addetti della Kapitel stanno attualmente lavorando alla stesura del progetto architettonico di restauro per un importo finora computato a 18mila euro (salvo eventuali rincari dovuti ad integrazioni aggiuntive). “Passo dopo passo – specifica Gracijano Kešac – vengono seguiti dalle indicazioni e dai suggerimenti dell’Ufficio ministeriale per la tutela del patrimonio storico-architettonico dal momento che si ha in mano una struttura inserita tra i beni culturali da tutelare. I lavori edili, secondo perizia finanziaria dell’Istituto croato per i restauri conservativi effettuata anni or sono, sarebbero potuti costare 600mila euro, ma in realtà l’opera finirebbe per risultare più cara quasi del doppio”. Anche questo grande progetto si aggiungerà al voluto traguardo assieme ai recuperi delle cortine, degli ambienti da esposizione, alla costruzione delle rampe, al restauro della torre di vedetta aggiunta qualche secolo fa in cima alla fortezza, alla ristrutturazione del serbatoio d’acqua, nonché alla realizzazione del rivoluzionario progetto di costruzione dell’ascensore che dai rifugi porta al cortile del maniero, reso possibile nel 2020/21 con il contributo dei fondi europei ergoati tramite meccanismi ITU (Investimenti territoriali integrati).

Addio alla vecchia biglietteria
In attesa di fare altre grandi cose, intanto, oltre alla rampa, il Museo storico sta provvedendo ad assegnarsi maggior decoro con la rimozione del minuscolo chiosco della biglietteria d’ingresso, ubicata nel corridoio al quale si accede dal ponte levatoio. La struttura metallica verrà sostituita da una più confacente, adesso in fase di costruzione e rifinitura artigianale per venire allestita tra qualche settimana.

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