Fiume, rientra lo sciopero dei netturbini. E ora bollette su

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Fiume, rientra lo sciopero dei netturbini. E ora bollette su
Foto Željko Jerneić

L’accordo è stato raggiunto e non poteva che essere un compromesso. Pertanto, i netturbini della municipalizzata “Čistoća” si sono imbarcati sui camion per ripulire città e dintorni dalle montagne di spazzatura che si sono accumulate intorno ai cassonetti ormai traboccanti di rifiuti di vario tipo.

Dopo quasi tre giorni – quanto è durato lo sciopero dei netturbini – i cittadini di Fiume, come gli abitanti delle Città e dei Comuni del circondario dove presta servizio la “Čistoća” si sono potuti rendere conto di quanto sia importante il servizio della nettezza urbana, in particolare quello della rimozione dei rifiuti solidi urbani. Ripercorriamo in breve ciò che è successo negli ultimi giorni.

Mercoledì mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia, senza preavviso e senza il sostegno istituzionale dei sindacati. Per qualcuno è stato un fulmine a ciel sereno, per altri un evento prevedibile seguito a un lungo periodo di malcontento. I lavoratori, attraverso i loro rappresentanti, avevano chiesto un aumento del 30 per cento, mentre la dirigenza ha offerto il 15. Nel secondo giorno della vertenza c’è stato un tentativo di tornare al tavolo delle trattative, fallito, in una situazione caotica nella quale i media hanno avuto ben pochi punti di riferimento in base ai quali informare l’opinione pubblica su ciò che sta succedendo e sulle prospettive di un ritorno alla normalità.

La svolta

Un sindaco Marko Filipović “latitante” dopo il primo giorno, sufficiente a far strabordare i cassonetti, questa mattina, venerdì 22 settembre,  ha intrapreso un passo importante. È entrato nel cortile dell’azienda in automobile, tra i lavoratori in protesta, invitandoli ad ascoltarlo. Ne è uscito indenne, incassando una certa disponibilità ad affrontare i negoziati in un clima più sereno. Sempre oggi, per le 13.30 era stata convocata in via straordinaria l’Assemblea della “Čistoća” di cui Filipović è presidente e della quale fanno parte i sindaci delle località limitrofe. L’Assemblea ha delegato Filipović, come rappresentante della Città di Fiume, che detiene il pacchetto di maggiornaza nella società, a trattare con i lavoratori. Le trattative si sono protratte per due ore al termine delle auli, dalla sede dell’azienda accanto a Teatro Fenice, si è usciti con il sorriso.

Il compromesso

La “Čistoća” offriva il 15 p.c., ma i lavoratori non sembravano disposti a scendere sotto il 30. Alla fine, come spesso accade, il buon senso ha portato tutti ad accettare un compromesso. “All’assemblea straordinaria alla quale erano presenti tutti i membri, mi hanno delegato per le trattative in seguito all’interruzione del servizio. Abbiamo trovato l’accordo secondo cui le paghe per i lavoratori nel settore direttamente legato al servizio della nettezza urbana verranno aumentate del 20 p.c. Per i dipendenti nel settore amministrativo verrà applicato lo stesso aumento per i salari più bassi, più basso per le paghe più alte. In questo senso verrà stilato un piano nei prossimi giorni. Tra gli accordi c’è anche quello di avviare il discorso per sottoscrivere il Contratto collettivo, un processo che richiede dei tempi non brevissimi”.

Inevitabile aumento della bolletta

Noi cittadini, che ci ritroviamo con i cassonetti pieni e le immondizie sparse sui marciapiedi, per istinto, tendiamo a sostenere ogni richiesta da parte di coloro che hanno il compito di tenere pulita la città. Siamo anche consapevoli che con 700 euro è difficile arrivare a fine mese. La soluzione? È piuttosto semplice da prevedere. “È inevitabile. L’aumento degli stipendi avrà come conseguenza l’aumento del prezzo del servizio. La dirigenza ha ora il compito di fare i calcoli. Il prezzo finale non dipende soltanto da Fiume, ma anche dagli altri comproprietari dell’azienda”. Il messaggio è chiaro, pagheremo di più. “A questo punto – ha concluso il sindaco Filipović –, la cosa più importante da dire è che il personale della “Čistoća” si metterà immediatamente al lavoro. Nell’ambito delle trattative per il Contratto collettivo, inoltre, verrà lasciato lo spazio per ulteriori correzioni sul piano retributivo. Da gennaio riparleremo di ulteriori aumenti. Agiremo nell’ambito delle possibilità dell’azienda. Per la firma del Contratto collettivo non abbiamo stabilito delle scadenze. In tutte le aziende municipalizzate e negli enti cittadini abbiamo già firmato i Contratti collettivi. Sono convinto che lo faremo anche in questo caso”.

Lavoratori soddisfatti

Davanti ai microfoni, in rappresentanza dei lavoratori, si è presentato Omer Duraković: “Abbiamo raggiunto l’accordo accettando il compromesso. Ci rendiamo conto dell’importanza del servizio che prestiamo, evidente in questi pochi giorni in cui non vengono rimossi i rifiuti. Partiamo subito per non fermarci fino a quando la città non sarà pulita. Soddisfatti? Per ora sì, ma avremo l’occasione per continuare a trattare. Abbiamo capito che è necessario cercare un compromesso”.
Abbiamo parlato con Duraković prima dell’incontro cruciale e l’abbiamo trovato ottimista: “Quello del sindaco che è venuto tra di noi è stato un gesto importante, di coraggio. Infine, chiederei scusa ai cittadini per i disagi che questa situazione ha creato”.

Jurdana: «Grazie ai cittadini»

Il direttore della “Čistoća” Bojan Jurdana è intervenuto a sua volta, dopo le lunghe trattative, per fare il punto della nuova situazione. L’aumento delle paghe determinerà quello delle bollette. “Faremo i calcoli, ma non andremo oltre il 10 p.c. Allo stesso tempo ringrazierei i cittadini per la pazienza. Sono soddisfatto che la crisi si possa concludere in questo modo”.

Amministrazione, più euro in busta paga

Se il personale operativo è sottopagato, lo stesso vale per quello amministrativo. Le correzioni riguarderanno pure questo segmento. Vana Kocjančić è stata ieri la rappresentante dei dipendenti nell’amministrazione: “Ci sarà il 20 p.c. in più per chi percepisce i redditi più bassi, mentre per gli altri le correzioni saranno minori. In questo modo si cercherà di bilanciare gli stipendi in questa fase, per poi trattare successivamente, nell’ambito del Contratto collettivo. Personalmente sono soddisfatta per l’accordo raggiunto, ma l’importante è trovare dei compromessi con il personale che svolge le mansioni più pesanti”.

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