“Vaccinarsi o no, questo dubbio non dovrebbe esistere”. Inizia così la lettera del ministro della Salute, Vili Beroš, inviata a tutti i cittadini croati. Il ministro avverte la popolazione che “il virus, anche se sta arretrando con l’arrivo della bella stagione, è qui tra noi e dobbiamo fare il possibile per ritrovarci in autunno a combattere contro la quarta ondata della pandemia”. Beroš si è seduto al computer per scrivere questa lettera-appello poiché preoccupato dall’andamento della campagna vaccinale. in Croazia, secondo gli ultimi dati disponibili resi noti dall’Istituto nazionale per la salute pubblica (Hzjz), soltanto il 23 dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale, ossia si è fatta inoculare entrambe le dosi del siero anti-Covid.
Il ministro della Salute ricorda l’importanza della stagione turistica, ma poi lancia un monito: “Non abbiamo il diritto di aspettarci l’arrivo di turisti che provengono da Paesi dove la vaccinazione ha raggiunto altissimi livelli. Siamo noi i primi che dobbiamo assicurare innanzitutto a se stessi e poi ai nostri ospiti, una estate tranquilla dal punto di vista epidemiologico”. Una estate tranquilla significa anche “un autunno sicuro, quando i  giovani torneranno in classe. E in questo senso Beroš invita gli insegnanti e i professori, ma anche i giovani dai 12 anni in su a farsi inoculare il vaccino, “l’unica vera arma e per di più gratuita di cui disponiamo per combattere il virus”, ha concluso il ministro della Salute.