Bambini in Croazia tra omicidi, suicidi e mancanza di protezione

Il rapporto 2023 dell'ombudsman per l'infanzia

0
Bambini in Croazia tra omicidi, suicidi e mancanza di protezione

Nel corso del 2023, la Croazia ha assistito a un aumento preoccupante di incidenti fatali che hanno visto coinvolto i bambini, secondo quanto riportato dall’ombudsman per l’infanzia nel suo rapporto annuale per l’anno scorso. I dati raccolti da vari ministeri, compreso l’Istituto nazionale per la salute pubblica (Jzjz), dipingono un quadro allarmante della situazione attuale.

Sette bambini si sono tolti la vita, altrettanti sono stati vittime di omicidio, mentre 21 hanno perso la vita in incidenti stradali, evidenziando una serie di sfide urgenti che richiedono una risposta immediata e concertata da parte delle autorità e della società nel suo complesso.

Il rapporto del tutore civico Helenca Pirnat Dragičević mette in luce il fatto che, nel periodo 2020-2022, 105 bambini hanno perso la vita in diverse circostanze: 43 incidenti stradali, 25 suicidi e altri incidenti che vanno dal soffocamento agli annegamenti e agli omicidi.

L’ombudsman ha sottolineato che i bambini sono esposti a diversi rischi derivanti dalla loro immaturità, dalla curiosità, dall’imprudenza degli adulti e dall’influenza negativa dei pari età o dei social media, che spesso li incoraggiano ad adottare comportamenti pericolosi.
Helenca Pirnat Dragičević, ha affermato: “Dovremmo preoccuparci di ogni bambino come se fosse una goccia d’acqua nel palmo della mano”, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni legate alla sicurezza e al benessere dei bambini con la massima attenzione e impegno.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla diminuzione costante della percentuale di bambini in Croazia, che attualmente si attesta al 17,3%, secondo le stime demografiche del 2022.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display