Trump incriminato per documenti sottratti, si dichiara non colpevole

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Trump incriminato per documenti sottratti, si dichiara non colpevole

Donald Trump incriminato dal tribunale di Miami nel processo per la vicenda dei documenti classificati. Come era previsto, nell’udienza Trump si è dichiarato non colpevole di tutti e 37 capi di imputazione che si sono stati contestati. L’ex presidente è accusato di aver volontariamente preso possesso di informazioni di difesa nazionale, di aver fatto dichiarazioni false e complottato per ostacolare i tentativi delle autorità federali di rientrare in possesso di questi documenti. 

Il giudice Jonathan Goodman ha disposto il rilascio senza cauzione di Trump e dell’altro imputato, il valletto dell’ex presidente Walt Nauta, senza ordinare nessuna limitazione di movimento e viaggio per entrambi. 

Il giudice ha però vietato a Trump di parlare del caso a una serie di persone, compreso lo stesso Nauta. Un divieto che sarà difficile da far rispettare dal momento che l’ex valletto della Casa Bianca ancora lavora per Trump come assistente. Non è stata fissata la data della prossima udienza. 

“Sto andando in tribunale, è una caccia alle streghe!!”, aveva annunciato lo stesso Trump su Truth Social mentre si stava dirigendo verso il tribunale. E il collaboratore di Trump, Steven Cheung, ha postato un video su Twitter in cui si vede il corteo dell’ex presidente mentre attraversa le strade di Miami per “andare in tribunale a combattere la caccia alla streghe”.  

 

Fuori dall’edificio, centinaia di sostenitori dell’ex presidente che hanno protestato scandendo slogan. Tra di loro anche Kari Lake, la candidata repubblicana che è stata sconfitta alle elezioni da governatore in Arizona ed è stata una delle più accese sostenitrici delle accuse di Trump di brogli elettorali nel 2020.  

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