«Brick by brick». La rinascita di Palazzo dello Zucchero

Nella maestosa Sala grande della sede del Museo civico di Fiume si può visitare fino al 3 settembre la mostra realizzata dalla curatrice Marija Lazanja Dušević

0
«Brick by brick». La rinascita di Palazzo dello Zucchero
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nella maestosa Sala grande di Palazzo dello Zucchero, una delle sedi del Museo civico di Fiume, si può visitare fino al 3 settembre prossimo la mostra “Brick by brick” (Mattone dopo mattone), realizzata dalla curatrice del Museo, Marija Lazanja Dušević, che documenta fase per fase il complesso e ambizioso progetto di restauro dell’antico e prezioso Palazzo della direzione dell’ex Zuccherificio, risalente al 1782.

L’opera di restauro e conservazione del palazzo, sito all’interno dell’ex complesso industriale “Rikard Benčić”, è stata un processo lungo e complesso, ma che ha riportato in vita uno dei più belli e importanti edifici in Croazia, il più grande palazzo barocco della costa orientale del Mare Adriatico.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

L’opera di restauro dello stabile
Il Palazzo dello Zucchero è stato recuperato, dopo che per anni, in seguito alla chiusura della fabbrica “Rikard Benčić”, era rimasto abbandonato a sé stesso versando in pessime condizioni, nell’ambito del progetto “Valorizzazione turistica dei monumenti rappresentativi del patrimonio industriale di Fiume”, cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale nell’ambito del Programma operativo “Concorrenzialità e coesione”.
L’esposizione “Brick by brick” presenta l’opera di restauro del palazzo, articolatasi tra il mese di marzo del 2018 e l’agosto del 2020. Il percorso espositivo comprende una serie di 75 fotografie e alcuni filmati che hanno documentato tutte le fasi di restauro del palazzo e sono una testimonianza della trasformazione della sede amministrativa di una fabbrica in un ente culturale.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Valore documentario e artistico
Le fotografie che compongono la mostra – come spiegato dal testo esplicativo – hanno sia un valore documentario che artistico, mentre con la loro presentazione in situ negli spazi rinnovati acquistano un carattere educativo e promozionale. I visitatori possono vedere in persona il grande lavoro che è stato fatto nel corso dell’intervento di restauro, mentre ciascun motivo ripreso negli scatti è stato concepito in maniera scenica. Le fotografie sono un’importante testimonianza e possono risultare interessanti ai visitatori del Museo, che non hanno potuto seguire l’opera di recupero da vicino e osservare tutte le fasi che ha attraversato questo complesso intervento, in quanto il Palazzo era ovviamente off limits ai non addetti ai lavori. Lo scopo della mostra è presentare l’attività museale-documentaristica, promuovere il Museo e tutte le attività che vi si sono articolate durante il restauro, ma anche informare i visitatori sulla grande mole di lavoro svolta in poco più di due anni.

Il Quartiere artistico qualche anno fa.
Foto: HELENA LABUS BAČIĆ

Nel testo di presentazione della mostra si legge pure che le attività documentaristiche relative a questo progetto, che ha compreso il restauro del palazzo e la realizzazione dell’allestimento permanente, si possono suddividere in quattro parti. La prima riguarda la stesura di un elaborato del progetto espositivo, le ricerche aggiuntive e la raccolta e analisi della documentazione secondaria, la documentazione di nuove acquisizioni e l’utilizzo dei necessari metadati. La seconda attività è legata alla documentazione fotografica nel cantiere del palazzo, mentre la terza comprende l’elaborazione del materiale, ovvero la raccolta del materiale legato al progetto e la sua digitalizzazione. La quarta attività è un processo ancora in corso e riguarda la presentazione finale del progetto e la promozione del Museo e della sua missione.

Alcuni dettagli del cantiere.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

L’allestimento permanente
Parallelamente ai lavori di restauro, al Museo civico si lavorava all’allestimento permanente, che è stato realizzato nel 2020, dopo che i lavori di recupero e gran parte di quelli relativi al restauro e alla conservazione dei preziosi dipinti murali e degli stucchi che decorano diverse stanze del palazzo erano stati completati. Palazzo dello Zucchero è stato inaugurato il 13 novembre del 2020, nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020.
Per molti anni, il restauro dello splendido edificio è sembrato un obiettivo irraggiungibile in quanto costosissimo ed estremamente complesso ed effettivamente non sarebbe stato mai realizzato se non fosse stato per i fondi europei. La cronologia dei lavori di recupero del palazzo, la ricostruzione della storia dell’edificio e le ricerche di conservazione e restauro necessarie per stilare un elaborato dettagliato degli interventi necessari iniziarono nel 2003 e si conclusero nel 2006. Quell’anno l’elaborato venne completato e si decise di avviare i lavori di restauro e conservazione dei dipinti murali e degli stucchi, in quanto questi sono numerosi e la mole di lavoro era ingente. I lavori di restauro iniziarono, pertanto, nel 2009, mentre nel 2012 si cominciò a lavorare al progetto di recupero del palazzo, ovvero dell’intervento di consolidamento statico della struttura. Risale al 2015 il progetto di rinnovo, nel 2017 venne realizzato il progetto esecutivo, mentre i lavori all’edificio, come detto, iniziarono nel 2018 e si conclusero nel 2020. Il Palazzo dello Zucchero è un bene culturale protetto dal 1970, uno dei primi in Croazia ad essere stato inserito nel Registro dei beni culturali.

Foto: HELENA LABUS BAČIĆ

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display