Il PGS condanna i ricatti per ripicca

L’ALM sosterrà la proposta d’assestamento del Bilancio al prossimo Consiglio cittadino

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Il PGS condanna i ricatti per ripicca
Nikola ivaniš e Tea Mičić Badurina. Foto: Goran Žikovic

“Si tratta di un ricatto palese per minare l’approvazione della proposta d’assestamento del Bilancio cittadino”. Ha commentato così Tea Mičić Badurina, vicepresidente dell’Alleanza litoraneo-montana (PGS), le dichiarazioni del consiglieri del nuovo club di cui fanno parte le indipendenti Iva Rinčić e Maša Magzan e le frazioni politiche locali, Unione del Quarnero (Unija Kvarnera) e Azione dei giovani (Akcija Mladih), sostenendo che “sono state annunciate 13 condizioni ed emendamenti che se non venissero accettati dal sindaco e dal Consiglio cittadino, porteranno alla bocciatura del Bilancio non verrà appoggiato. Si tratta di tredici emendamenti già rifiutati precedentemente e non vedo il nesso riguardo a un loro ulteriore inserimento nell’ordine del giorno della riunione del Consiglio. In questo mandato, taluni consiglieri di date frazioni politiche trasformano le riunioni del Consiglio in uno spettacolo a loro favore, ma sicuramente sfavorevole ai cittadini. Da parte nostra garantiamo il sostegno all’assestamento del Bilancio”.
Nikola Ivaniš, presidente onorario del PGS, ha valutato che il lavoro dell’amministrazione cittadina nell’attuale mandato è notevolmente ostacolato da continui ricatti, ma non a causa delle posizioni di principio di alcuni partiti d’opposizione, specificando che a rappresentare i cittadini ci sono i consiglieri di varie frazioni politiche con opinioni differenti, ma sempre pronti a dialogare e a trovare la soluzione più appropriata tramite compromessi. “Le due frazioni, l’Azione giovani e l’Unione del Quarnero, contano due rappresentati nel Consiglio. Mi chiedo dove trovino la forza di andare contro i cittadini. Ogni qualvolta c’è da votare una questione importante per la Città, questi sono contrari, mentre alla prossima si dicono favorevoli. Quando qualcosa non aggrada devi possedere argomenti ben ponderati per essere contrario alla proposta. Il loro comportamento è un ricatto permanente e non una posizione di principio”, ha concluso Ivaniš.
Alla domanda dei giornalisti se il PGS sia pronto a sostenere l’idea di raccogliere firme per sciogliere il Consiglio, come avvenuto a Spalato, Ivaniš ha riferito che tutti e tre i consiglieri delle loro file sono pronti a farlo.

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