Olimpiadi Milano-Cortina 2026, niente pista: gare bob saranno all’estero

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Olimpiadi Milano-Cortina 2026, niente pista: gare bob saranno all’estero

(Adnkronos) – Niente rifacimento della pista da bob, slittino, skeleton e le altri discipline su circuito a Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Lo ha annunciato a Mumbai, durante la 141ma Sessione del Cio a Mumbai, il presidente del Coni, Giovani Malagò, aggiungendo che le gare si svolgeranno all’estero. Malagò ha spiegato che il governo non aveva più intenzione di proseguire con il progetto. Il Cio ha preso atto dell’annuncio.

“Stiamo già lavorando per esplorare tutte le possibili soluzioni e alternative insieme al Cio e alle federazioni internazionali”, ha detto Malagò al Cio. Thomas Schwab, segretario generale della Federazione tedesca di bob e slittino, ha dichiarato all’agenzia tedesca Dpa, che “una pista tedesca è fuori discussione. La pista di Koenigssee, parzialmente distrutta dal maltempo nel luglio 2021, non sarà ricostruita fino alla fine del 2026. Tutto porta a Innsbruck/Igls. Non sarà nemmeno St. Moritz a ospitare le competizioni perché lì non c’è ghiaccio artificiale e le temperature a fine febbraio non sono favorevoli. Rimane in corsa l’ipotesi della pista olimpica del 1992 a La Plagne in Francia.

“Stamattina sono caduto dal letto con questa notizia. Nessuno di noi era a conoscenza di questa decisione”, dice Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ospite di Palla al centro su Rai Radio 1 Sport.

“Nei mesi passati si è parlato tanto di questa pista a Cortina, però era un dato di fatto che nel dossier di presentazione delle Olimpiadi la pista di Cortina era all’interno della proposta”, aggiunge. “Si sapeva fosse costosa, però tutti quanti avevamo la speranza di superare gli ostacoli e si andasse avanti con la costruzione della pista, era l’unica soluzione che ci dava la possibilità di mantenere bob, skeleton e slittino a un certo livello in Italia. Siamo stupiti che si sia arrivati a questo punto. Queste discipline non si faranno in Italia, saranno affossate. Così non c’è nessuna prospettiva e idea di incentivare e far crescere il vivaio”.

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