Il mare di metallo

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Il mare di metallo

“Fotografare è come compiere un viaggio: un viaggio fugace che ci mette in comunicazione con le nostre capacità, delle quali, alle volte, non siamo neppure consapevoli.

Si scatta e poi, con calma, riguardando l’immagine spesso rimaniamo colpiti della realtà di ciò che ci circondava o di quella trasmessa dal soggetto ritratto.

Nella fotografia subacquea, l’accentuazione di impressionabilità, di stupore, di ammirazione per un ambiente così estroverso, è senza dubbio maggiore.

La fotografia che permette un’assoluta libertà espressiva, deve essere un altrettanto libero punto di partenza che permetta di scandagliare la maniera di interpretare la realtà proposta dal fotografo.” Parola di Sergio Loppel, fotogiornalista subacqueo, che collabora con il nostro giornale. E una volta realizzato lo scatto, la natura in questo rappresentata ispira altre idee. Ecco così nascere – in base appunto alle foto – dei quadri in rame realizzati nel corso degli anni con la tecnica dell’incisione con acido, bulinatura e argentazione o bagno d’argento. Un mare di metallo che a breve sarà esposto al pubblico. Per i nostri lettori, un’anteprima delle opere create da Loppel in un video.

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