Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico, il Consorzio s’incontra a Fiume

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Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico, il Consorzio s’incontra a Fiume
Jurij Giacomelli durante la visita all'Edit, in compagnia della direttrice Christiana Babić e del caporedattore della Voce del popolo, Ivo Vidotto. Foto Željko Jerneić

Fiume ospiterà il primo incontro annuale del Consorzio Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico (NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley). Il meeting si terrà il 23 e il 24 settembre prossimi e sarà ospitato dall’Università di Fiume. Ad annunciarcelo è stato Jurij Giacomelli nel suo ruolo di comunication&disiemination manager del progetto. La Meta Circularity (Meta Group), la società con sede a Lubiana della quale è fondatore e direttore, è uno dei partner in questa ambiziosa iniziativa transnazionale che vede cooperare l’Italia (più correttamente il Friuli Venezia Giulia), l’Italia e la Slovenia.
Giacomelli giunto oggi, mercoledì 11 settembre, nel capoluogo quarnerino per definire con i suoi interlocutori locali i dettagli dell’incontro ha detto che maggiori informazioni sull’evento saranno resi noti in occasione della conferenza stampa di presentazione, in programma il 23 settembre prossimo, nel corso della quale è prevista la partecipazione di rappresentanti istituzionali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Repubblica di Croazia (Ministero dell’Economia) e della Repubblica di Slovenia (Ministero dell’Energia). Giacomelli ha anticipato che sarà presentato il catalogo dei 17 progetti pilota del parternariato NAHV e forse un nuovo partner dell’iniziativa. Nel corso del convegno, al quale è prevista l’adesione di un centinaio di partecipanti si parlerà anche della creazione di un corso ideati in concerto dagli Atenei di Fiume, Trieste e Lubiana.
L’NAHV, ricordiamo, ha preso il via nel settembre dell’anno scorso a Portorose. Si tratta della prima iniziativa transnazionale di questo tipo nell’ambito del programma Horizon Europe. Il progetto beneficia di una sovvenzione di 25 milioni di euro da Clean Hydrogen Partnership – una partnership pubblico-privato che sostiene le attività di ricerca e innovazione nel campo delle tecnologie dell’idrogeno per contribuire alla strategia del Green Deal e dell’idrogeno dell’Unione europea –, è guidato da HSE, il più grande produttore e commerciante di elettricità della Slovenia e comprende 37 organizzazioni: Università, istituti e altri enti pubblici, ma anche aziende dei tre Paesi partecipanti.
Il progetto copre l’intera catena dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione, attraverso lo stoccaggio e la distribuzione, fino al suo utilizzo finale in vari settori, in particolare l’industria e il trasporto terrestre e marittimo. L’obiettivo consiste nel creare un effetto leva per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. L’obiettivo principale consiste nel produrre fino a 5.000 tonnellate di idrogeno all’anno da fonti energetiche rinnovabili. Si prevede che circa il 20% della produzione sarà scambiato tra i Paesi partecipanti. Di conseguenza, oltre a quelle sul piano tecnologico, una delle sfide consiste nell’armonizzare le normative al fine di limitare al minimo le barriere burocratico-amministrative e logistiche.

La visita all’Edit

A Fiume Jurij Giacomelli ha visitato pure il Palazzo della stampa. A porgergli il benvenuto nella sede dell’Edit sono stati la direttrice dell’Ente giornalistico-editoriale della Comunità Nazionale Italiana, Christiana Babić e il caporedattore del nostro quotidiano, Ivo Vidotto. Giacomelli, che ricordiamo presidente il Forum italo-sloveno, ha guidato diverse case editrici, tra cui Finance, editore del quotidiano economico sloveno, e Delo, editore dell’omonimo quotidiano d’informazione e diverse altre testate. E continua a collaborare con diversi mezzi d’informazione sia sloveni che internazionali. Ha inoltre ricoperto ruoli manageriali in altri settori, tra cui quello assicurativo, bancario e di design industriale.

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