Rin Tin Tin. Asilo «outdoor» con i piedi in mare

La scuola dell'infanzia ha inaugurato la didattica all'aperto portando tutto e tutti nello storico stabilimento balneare di Stoia

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Rin Tin Tin.  Asilo «outdoor» con i piedi in mare

La Scuola dell’infanzia “Rin Tin Tin” di Pola ha traslocato, inaugurando l’era della didattica a cielo aperto. È la rivincita sul Covid e tutte le brutture invernali e primaverili inferte anche ai giovanissimi. Il ricordo dell’asilo chiuso, degli amici lontani e delle educatrici irraggiungibili è tosto messo nel dimenticatoio. Inutile bussare, qui non aprirà nessuno… I ragazzini d’asilo, precisamente oltre una cinquantina, inclusi nei turni di soggiorno estivo, sono letteralmente spariti. Non abitano più in Casa Giardini o all’indirizzo centrale del clivo Franjo Glavinić ma, capitanati dalle loro sei educatrici e dalla sempre vigile infermiera con tanto di cuoche e mastro di casa al seguito, sono partiti alla conquista delle spiagge dello storico stabilimento balneare di Stoia. La direttrice dell’istituzione prescolare, Tamara Brussich, rivela che l’evacuazione dagli ambienti chiusi e la fuga nei salutari spazi aperti sotto la pineta del popolare bagno è iniziata il 1.mo luglio, inaugurando una scuola materna outdoor, dalla ricca attività immersa nell’ambiente naturale. Per i genitori nulla cambia. Invece di portare i figli fino alle sedi prescolari, basta cambiare rotta e farli sbarcare a Stoia. Dalle 6.30 alle 16.30 tutto è programmato: l’attività guidata, la libertà di lanciarsi nei trastulli, la distribuzione dei pasti, ossia prima colazione, merenda, pranzo e merenda pomeridiana. Identico come all’asilo, ma molto meglio che all’asilo. Inclusione obbligatoria entro le 8.30 e dopo un bocconcino, la discesa in spiaggia; e dire che tutti i bimbi inclusi, chi con braccioli e chi senza, hanno già dimestichezza con l’acqua. Stanchi dei tuffi, la frutta è servita discorrendo dei giochi e delle marachelle combinate, poi tutti a fare attività guidata all’ombra. L’équipe delle educatrici “marinare” ha messo in campo più laboratori ludico-creativi, ai bimbi la licenza di scegliere la proposta a loro più interessante. L’aria aperta stimola l’appetito. A tavola, quindi, per consumare il “rancio” consegnato dal furgone dell’asilo. E per digerire meglio, un riposino e attività più tranquille pomeridiane: lettura di storie, chiacchierate, ascolto di musica e tanti giochi da tavolo. Nostalgia per i requisiti ludici abbandonati nelle sedi? Nessuna, anche perché le educatrici ne hanno fatto incetta, mettendo in saccoccia pure libri e materiale didattico. Le attività proposte ieri? Gli scacchi hanno tenuto banco alla pari del gioco delle bocce, mentre la rotonda, prima delle nuotate, ha permesso un bel po’ di stretching e ginnastica. Massima attenzione a bere abbastanza e in modo particolare alle regole dell’igiene. La scuola d’infanzia al campus “Rin Tin Tin” continua e il mare sarà un’aula straordinaria dove poter fare esperienze autentiche, apprendere, guadagnarci in salute psico-fisica e crescere capaci di affidarsi alla serenità.

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