Martina Trento Dagostini: emozioni in versi

Al Caffè letterario Fantasy di Buie presentazione del libro di poesie «Terra, Acqua, Pane» che ha testimoniato il grande amore che l'autrice nutre per l'Istria

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Martina Trento Dagostini: emozioni in versi

Sorrisi e applausi, ma anche qualche lacrima, e tante emozioni vissute alla presentazione del libro di poesie “Terra, Acqua, Pane” di Martina Trento Dagostini. Una serata trascorsa al Caffè letterario Fantasy di Buie che ha testimoniato il grande amore che l’autrice nutre per l’Istria: Istria come luogo, Istria come persone, Istria come terra madre e famiglia, Istria come profumi. Uno scrigno di sentimenti difficili, di nodi in gola, di gioie che commuovono, di amori vissuti e amicizie perdute. Storie che, come delle opere preziose, vengono esposte per essere ammirate, che coinvolgono e fanno emozionare, tanto che ogni qual volta l’autrice ne legge una, dà la sensazione di un racconto in versi non avvenuto dieci o vent’anni fa, ma qualche attimo prima.
Tra un pubblico scelto, presente il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, la sua vice, Jessica Acquavita, la vicepresidente della Regione Istriana, Giuseppina Rajko, l’Assessore alla cultura della Regione Istriana, Vladimir Torbica e altri amici e sostenitori dell’autrice. Ad accogliere i presenti sono stati Valter Turčinović e Giuliano Mauri, promotori delle serate al Caffè letterario. Quest’ultimo, nell’accogliere l’autrice, ha sottolineato come, dopo aver realizzato serate a tema e allestito diverse mostre, il Caffè Letterario aprirà le porte ai giovani talentuosi che intendano proporsi al pubblico nella poesia, nei racconti, nella saggistica, nella musica, nel canto, usando questa serata come apripista. L’idea è di uno spazio aperto anche alla discussione sulle molteplici problematiche giovanili, con la convinzione che l’arte e la cultura siano i veicoli più adatti per superare gli ostacoli che purtroppo oggi riemergono con forte preoccupazione nella società e anche nel mondo della scuola. “Un messaggio che assieme ai rappresentanti istituzionali vogliamo lanciare alle ragazze e ragazzi, ai tanti talenti nascosti che forse aspettano piccole ma importanti iniziative come questa”, ha concluso Mauri.
Il volume, che l’autrice ha finanziato con i propri risparmi, rinunciando a viaggi, desideri e altri bisogni anche primari alle volte, vede la prefazione di Serena Telloli Kečkeš. Parole di introduzione che dimostrano di conoscere l’autrice nel profondo e che per l’occasione sono state lette da Norma Acquavita.

Norma Acquavita

​Un «libretto delle istruzioni»
“La prima raccolta di poesie di Martina, poesie alle quali ha lavorato fin dai tempi della scuola, questa raccolta, dicevo, è una sorta di ‘libretto delle istruzioni’, che ci spiega chi è l’autrice, come capirla, come interpretarla… lei è tutto quello che leggerete in questo primo piccolo tesoro”, si legge nella prefazione, che definisce l’autrice come un concentrato d’amore assoluto per l’Istria, un amore che a volte è anche odio, disillusione, malinconia ma soprattutto è memoria e ricordo.
“Terra, acqua e pane, sono tre elementi fondamentali per questa terra. Ed è attorno a questa terra, a questa mia Istria che ruotano le mie poesie. Anche quando parlano di emozioni, di sentimenti, di famiglia, dei miei rapporti con gli altri, parlano sempre in qualche modo della natura che ci circonda, perché in fondo siamo tutt’uno – ha raccontato Martina –. “Quindi ho scelto questi tre elementi per dividere la pubblicazione. Terra, che rappresenta di più l’Istria e quello che fa di essa una terra così speciale. Nel capitolo Acqua, invece, mi sento molto raffigurata. E dunque in questo capitolo troverete quello che sono io, i miei sentimenti più nascosti, i miei sentimenti più fragili”, ha rilevato l’autrice, spiegando come queste ultime poesie sono state scritte nel suo periodo adolescenziale. Nel terzo e ultimo capitolo, Pane, vi si trovano quelle più recenti, che parlano dei rapporti con i familiari, con gli amici, rapporti interpersonali molto importanti. Ogni poesia ha una sua storia; per l’occasione è stata letta “Ali e radici”, dedicata ai figli, e altre che riportano ai tempi della scuola, ricordando, oltre ai pregiudizi dei bambini che hanno segnato l’infanzia dell’autrice, pure l’insegnante delle scuole elementari, che con molto amore ha saputo accompagnarla nei duri anni scolastici, pieni di avventure e disavventure, insegnandole ad amare la lettura e la scrittura, creando una parte della persona che è oggi.

Jessica Acquavita

Viaggio tra cielo e terra
Nel volume si trovano altre poesie che, tutte assieme, fanno intraprendere un viaggio che vale la pena di imboccare e che porta in luoghi lontani e mai dimenticati, al confine tra cielo e terra, alla riscoperta di antichi valori, di ricordi di una volta, di sapori e profumi dell’infanzia. Jessica Acquavita ha letto la poesia “Draguccio”, paesino tra Pinguente e Ceretto, che con la sua pace e il silenzio, ha rubato il cuore dell’autrice. Acquavita ha infine elogiato l’autrice per il suo animo multilaterale che, oltre ad essere un’eccellente guida turistica e ad avere un animo portato per scrittura, ballo, teatro e tanto altro, nutre un grande amore per l’Istria, che coinvolge tutti quelli che le stanno vicino o leggono i suoi scritti; ed è difficile dare alla luce un volume come questo, dove esce fuori una parte di sé stessi che poi viene data in lettura a tutti coloro che prenderanno in mano il libro.
La serata si è conclusa con la poesia “Istria” e la canzone “Amara terra mia” di Domenico Modugno che, proposta dalla voce di Giuliano Mauri, si è amalgamata con la serata.

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