
L’Università di Fiume, rappresentata dalla rettrice Snježana Prijić Samaržija e dal prorettore per la scienza e l’arte, Gordan Jelenić, ha assegnato i titoli di ricerca a leader di progetti scientifici competitivi. Questo riconoscimento è riservato ai responsabili di progetti finanziati attraverso fondi europei o nazionali, attivi presso l’Università o le sue componenti.
Oltre al prestigioso titolo, i vincitori ricevono anche incentivi economici annuali, variabili in base al progetto e al ruolo del coordinatore nel consorzio. Ulteriori stimoli finanziari sono previsti per i progetti che includono dottorandi o ricercatori post-dottorato, rafforzando così l’impegno dell’Università nella valorizzazione del capitale umano e nella promozione della ricerca interdisciplinare.
Tra i premiati figurano quest’anno anche due connazionali: la prof.ssa Daniela Kalafatović e il prof. Elvio Baccarini. Entrambi, seppure assenti alla cerimonia di mercoledì 27 novembre, hanno condiviso le rispettive emozioni. Da noi interpellato, Baccarini ha dichiarato che “questo riconoscimento riflette un lavoro collettivo. Il supporto reciproco e la coesione del team sono stati elementi fondamentali per il successo. Fare sempre meglio è l’obiettivo: in un campo così competitivo, fermarsi significa arretrare. Ringrazio tutte le colleghe e i colleghi, in particolare la dott.ssa Kristina Lekić Barunčić e la dottoranda Iva Martinić per il loro talento e dedizione”.
Dal Belgio, Kalafatović ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento ricevuto, definendolo una conferma del valore del lavoro svolto assieme al suo team formato dai dottorandi Marko Babić, Ena Dražić e la postdoc Patrizia Janković e che lavora al progetto “Design of Short Catalytic Peptides and Peptide Assemblies” (Design di peptidi e nanostrutture supramolecolari con attività catalitica), finanziato dalla Fondazione Croata per la Scienza.
Questo team interdisciplinare ha recentemente pubblicato uno studio rivoluzionario, sulla ridefinizione della scoperta di peptidi auto-assemblanti con tramite l’IA guidata dal deep learning ibrido, nel prestigioso giornale Nature Machine Intelligence.
La ricerca, al primo posto nel settore delle applicazioni interdisciplinari in scienze computazionali e terza in intelligenza artificiale, introduce un modello predittivo basato sul deep learning, capace di scoprire nuovi peptidi nel vasto spazio chimico inesplorato.
Grazie a questa innovativa metodologia, il team ha identificato sequenze peptidiche con una spiccata capacità di auto-assemblaggio e di creazione di nanostrutture supramolecolari, aprendo nuove frontiere nella ricerca scientifica.
L’eccellenza del progetto testimonia l’importanza dell’interdisciplinarità e del lavoro di squadra, portando l’Università di Fiume a livelli di prestigio internazionale.
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