«Le sfide future non ci spaventano»

All'attuale numero uno dell'azienda è stato da poco rinnovato il mandato. «I prossimi quattro anni saranno soprattutto all'insegna della transizione verde», ha annunciato

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«Le sfide future non ci spaventano»

Qualcuno ha detto che la tradizione è un progresso che ha avuto successo. Per la Jadrolinija, la compagnia di navigazione croata che “abita” nello splendido Palazzo Adria a Fiume e che quest’anno festeggia il 75º anno di vita, non è soltanto una frase buttata lì. Sin dalla sua istituzione, in quel lontano gennaio del 1947, dopo un inizio di certo non facile, è stato chiaro che il suo cammino sarebbe stato importante e pieno di sfide. Nel difficile contesto del dopoguerra in cui si faticava a tornare a una vita normale, Fiume, con la sua strategica posizione geografica, offriva una possibilità di rinascita. Quella che oggi conosciamo come la compagnia armatoriale più importante del Paese, stimata nel mondo sia per il suo trascorso che per i progressi odierni, trovò proprio nel capoluogo quarnerino terreno fertile per iniziare un percorso che, già nei primi anni, si prospettava roseo. I traguardi fissati erano sicuramente ardui in un’epoca segnata da un nuovo contesto storico, ma al contempo motivanti per trasformarsi in realtà. Da allora sono trascorsi ben 15 lustri e su quelle fortunate basi poggia ancora adesso la Jadrolinija, alla cui guida oggi c’è David Sopta, al suo secondo mandato iniziato da poco. Con il direttore aziendale abbiamo parlato di tutto e di più, curiosi di capire in quali… acque naviga attualmente la compagnia fiumana, quanto essa è cambiata in rapporto al passato e a che cosa aspira in un mondo che sta cambiando inesorabilmente sotto tantissimi punti di vista, in primis sotto quello economico dettato dalla pandemia di Covid e dalla guerra in Ucraina, ma anche e soprattutto dai cambiamenti climatici che spingono la gestione ad adottare soluzioni sempre più “verdi”. Il nostro colloquio inizia proprio da qui, e cioè dalla necessità di avviare il processo di transizione ecologica che tenga conto della sostenibilità ambientale.

David Sopta.
Foto: JADROLINIJA

Tecnologie verdi

“In seno alla Jadrolinija stiamo lavorando sempre più intensamente sulla ricerca e sulla stesura di progetti volti all’acquisizione di nuove unità navali dotate di tecnologie verdi – esordisce Sopta alla nostra domanda su quali siano i passi più urgenti da compiere in un contesto generale sempre più veloce, contrassegnato da repentini progressi tecnologici –. Stiamo valutando una serie di soluzioni progettuali che siano in grado di assicurare l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, e che possano possano venire implementate sulle navi che abbiamo già, ma soprattutto su quelle che costruiremo in futuro. L’applicazione delle tecnologie verdi dipende a grandi linee anche dallo sviluppo dell’infrastruttura portuale, che dev’essere in grado di assecondare il funzionamento di navi elettriche e quelle mosse da carburanti ecologicamente accettabili. In questo contesto, la Jadrolinija ha firmato nel novembre scorso, un Accordo di collaborazione con le aziende Lürssen Design Center Kvarner (quest’ultima, con sede a Fiume, fa parte del gruppo tedesco Lürssen, che a sua volta partecipa alla cordata ACI-Gitone, aggiudicatasi la concessione per la costruzione e gestione del futuro marina per megayacht in Porto Baross, nda) e MCoE (Maritime Center of Excellence/Centro marittimo d’eccellenza), con l’obiettivo di individuare assieme le migliori soluzioni tecnologiche verdi e ibride e la possibilità di applicarle sulla flotta navale esistente e sulle unità future. Crescita è sinonimo di successo, soprattutto in un mondo in cui le cose cambiano a velocità della luce – prosegue il dirigente d’azienda –, per cui guai fermarsi. La Jadrolinija non deve mollare nemmeno per un attimo la presa e quella di chi la guida dev’essere una riflessione continua, volta a uno sviluppo costante, non soltanto per il ruolo che la compagnia ha, anche e soprattutto nella vita degli isolani, ma pure in un contesto generale in cui è chiamata a creare l’offerta turistica a livello nazionale. Un compito non facile, in cui vanno osservate le necessità delle singole realtà locali e in cui è d’obbligo modernizzare di anno in anno, i vari servizi, adattandoli alle novità di mercato. È un motivo per cui si sta investendo sempre di più nella digitalizzazione dell’offerta, sia interna che esterna. Obiettivo della prima è assicurare la gestione centralizzata dei dati, l’automatizzazione dei processi di lavoro e un alto grado di controllo e di trasparenza nell’ambito dei processi lavorativi. Quando parliamo invece di digitalizzazione esterna, il riferimento è innanzitutto ai canali di vendita in modo da renderli non soltanto un attrezzo d’acquisto dei biglietti, bensì soprattutto un primo importantissimo passo nella comunicazione con gli utenti”.

Al direttore Sopta chiediamo di fornirci qualche esempio più concreto di trasformazione digitale. “I nostri utenti possono fruire di una versione più aggiornata dell’app mJadrolinija, mentre è in fase di preparazione il progetto della nuova pagina web, che sarà molto più al passo con i tempi. L’intento – assicura il nostro interlocutore – è di facilitare l’accesso ai nostri servizi favorendo al massimo la comunicazione con gli utenti e diminuendo i tempi d’attesa nei mesi estivi in cui gli spostamenti turistici raggiungono cifre importanti. L’introduzione di un call center, che lavora 24 ore su 24, è stato inoltre un colpo vincente. Un altro aspetto su cui puntiamo, riguarda i gruppi particolarmente sensibili ovvero le persone con disabilità, a cui sono garantiti l’accesso diretto sui traghetti e l’acquisto agevolato dei biglietti. Da un’analisi delle odierne abitudini dei passeggeri, è fuoriuscita la necessità d’introdurre il servizio booking a bordo delle navi, che offre la possibilità di prenotare direttamente le singole corse. Questo tipo di servizio innalza la qualità dell’offerta e rende più comodi gli spostamenti, soprattutto verso le isole più distanti dalla terraferma per le quali il tragitto dura più a lungo e le partenze sono meno frequenti”.

L’azienda punta innanzitutto su una buona comunicazione con i propri utenti.
Foto: JADROLINIJA

L’impatto della pandemia

Quando parliamo di viaggi, è impossibile non soffermarsi sull’impatto che la pandemia di Covid ha avuto sul settore. La situazione odierna si presenta di gran lunga migliore che non allo scoppio dell’emergenza sanitaria, ma il futuro rimane incerto. Come ha vissuto la Jadrolinija questa crisi globale e con quali sfide ha dovuto confrontarsi? “Adattarsi alla nuova realtà in modo da garantire la sopravvivenza e la concorrenzialità dell’azienda, è stato d’essenziale importanza negli ultimi due anni dettati dal virus. La sfida maggiore durante questa crisi, lungo tutto il 2020, è stata affrontare al meglio le conseguenze del calo repentino del traffico via mare e abituarsi alle nuove regole e restrizioni che hanno inesorabilmente influito sul turismo e sui trasporti, settori che si trovano in cima alla classifica delle attività della Jadrolinija – spiega Sopta –. Nonostante ciò, il secondo anno di pandemia, il 2021, è stato per noi molto soddisfacente con il raggiungimento dell’85p.c. degli spostamenti turistici di quelli registrati nell’anno record 2019, e il 40 p.c. in più che nel 2020, quando è scoppiata la pandemia. Nei due anni di emergenza sanitaria, non è stata cancellata neanche una delle linee marittime e il collegamento con le isole si è mantenuto intatto. Inoltre, l’azienda ha assicurato le massime misure di sicurezza sanitaria, sia per i passeggeri che per gli equipaggi, il che le è valso l’assegnazione del marchio Stay Safe in Croatia. La Jadrolinija ha dimostrato di essere in grado di affrontare con successo anche la più incerta delle situazioni, come lo è stata quella relativa al Covid, la quale ha colto di sorpresa il mondo intero. Anche se il virus ha perso in forza e la situazione è più che favorevole (e lo dimostra anche l’ultima decisione del governo di abolire l’obbligo del green pass e della mascherina nei luoghi chiusi), la prossima stagione turistica resta incerta non soltanto a causa della pandemia, non ancora finita, ma anche della guerra in corso in Ucraina. Purtroppo, da una crisi siamo passati a un’altra, che sta avendo risvolti negativi sull’economia globale dovuti al rincaro dei prezzi del carburante ma anche dell’acciaio, dell’intonaco e di tutto il resto del materiale da costruzione. È un motivo per cui in seno alla compagnia stiamo valutando una leggera correzione del costo dei biglietti, facendo in modo che i passeggeri la percepiscano quanto meno”.

Stagione turistica incerta

Rimanendo in tema di crisi, in seguito alla pandemia, tantissime aziende hanno dovuto ricorrere anche a tagli del personale. La Jadrolinija ha mai considerato quest’ipotesi? “Fortunatamente non si sono rese necessarie misure così drastiche – spiega Sopta –. D’altronde, il successo dell’azienda è dovuto soprattutto a un personale di qualità, che cura e rispetta la tradizione e che sa come trasmetterne i valori alle giovani generazioni. Le risorse umane vanno curate ed educate con continui aggiornamento porfessionali, che garantiscono la continuità, ma anche con un sistema retributivo onesto e appropriato, fatto anche di premi. Forti della consapevolezza che un impiegato soddisfatto è garanzia di successo, non soltanto non siamo ricorsi a tagli del personale, ma nemmeno degli stipendi. Anzi, dirò di più: nel 2021 è stato anche corretto il punto paga dell’8 p.c., che equivale al secondo aumento negli ultimi quattro anni”.

In rapporto al passato, agli albori non certo facili, quanto è cambiata oggi la Jadrolinija? “Tantissimo, ma è cosa ovvia. Al momento della sua istituzione, l’azienda ha ricevuto in dotazione 41 battelli a vapore, di cui solo 27 in grado di navigare – racconta l’attuale direttore dell’azienda –. Inizia, allora, il primo dei tanti processi di sviluppo della flotta, che negli anni cambia adeguandosi ai tempi e alle nuove tendenze. Fondamentale è stato il passaggio dal vapore al motore, come lo è oggi la transizione verde. A mano a mano che cambiavano le tecnologie, si sviluppava anche il traffico passeggeri, con il quale si è formato un rapporto stretto, mai spezzatosi e che dura ancora oggi. Una delle cose essenziali che hanno segnato il destino aziendale, è stata l’introduzione di linee internazionali, che si mantengono tutt’oggi, seppure in forma diversa che in passato. Inoltre, la Jadrolinija … modello che poi prese il sopravvento sugli altri tipi di navi passeggeri, grazie al crescente sviluppo del trasporto su gomma, del turismo e alla costruzione della Litoranea adriatica. La flotta odierna conta 54 unità navali, di cui 37 traghetti per trasporto locale, 10 navi veloci, 3 traghetti per trasporto internazionale e 4 classiche unità passeggeri”. Un presupposto più che valido per pensare al meglio il futuro. Come lo vede il direttore David Sopta? “Le basi per ritenermi soddisfatto ci sono tutte. Dopo un primo mandato in cui il focus era un ulteriore sviluppo dell’azienda, caratterizzato dall’ammodernamento della flotta e dal potenziamento digitale, il secondo sarà soprattutto all’insegna della transizione verde. Le sfide del futuro non mi spaventano”, assicura infine.

La flotta odierna conta 54 unità navali.
Foto: JADROLINIJA

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