La Slovenia pensa a medici dall’estero e al lockdown per i no vax

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La Slovenia pensa a medici dall’estero e al lockdown per i no vax

Il picco della quarta ondata della pandemia di Covid-19 dovrebbe essere raggiunto la prossima settimana. Ma il numero delle ospedalizzazioni continuerà a salire, mettendo così a rischio il funzionamento del sistema sanitario. Lo ha dichiarati Robert Carotta, segretario di Stato presso il Ministero della Salute e coordinatore per gli ospedali nell’emergenza sanitaria. “Nello scenario peggiore avremo bisogno di 1.300 posti letto per i malati Covid, di cui 330 nelle unità di terapia intensiva, ossi 40 n più di quanto avevamo pianificato – ha spiegato Carotta – Gli ospedali minori sono già ora al limite della capienza, mentre tutti gli altri sono a un passo da trasformare i reparti per gli interventi chirurgici in unità di terapia intensiva, in modo da poter svolgere almeno gli interventi più urgenti”.
Nel caso in cui si dovesse verificare questo scenario, il governo di Lubiana ha già preparato il piano secondo il quale sarà chiesto l’aiuto dall’estero, inviando i pazienti fuori dai confini o chiedendo l’invio di rinforzi tra il personale medico. Carotta spera che non si arrivi a tanto, ma se dovesse succedere “sarebbe meglio ricevere rinforzi che costringere i pazienti intubati a viaggi difficili e pericolosi all’estero”. A causa della mancanza del personale specializzato, soprattutto per la cura dei malati nelle terapie intensive, il governo ha già coinvolti i medici dell’Esercito sloveno, ma anche gli studenti di medicina. Nel Centro clinico ospedaliero di Lubiana, ad esempio, mancando circa 300 infermiere e perciò sono accorsi in aiuto 230 studenti di assistenza sanitaria e una quarantina di giovani studenti di medicina.

“La situazione è molto preoccupante”, ha sentenziato il ministro della Salute, Janez Poklukar, mentre il premier Janez Janša ha annunciato in Parlamento che il suo governo potrebbe introdurre il lockdown per i non vaccinati, sulla falsariga di quanto deciso dall’Esecutivo in Austria. Janša, inoltre, ha invitato la Corte costituzionale a decidere quanto prima sulla decisione governativa sull’obbligo vaccinale gli impiegati nell’amministrazione pubblica che è attualmente sospesa.

 

 

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