La cantante croata Severina fermata alla frontiera serba: «Mai più finché c’è Vučić»

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La cantante croata Severina fermata alla frontiera serba: «Mai più finché c’è Vučić»

La celebre cantante croata Severina Vučković è stata fermata domenica sera, 25 agosto, dalla polizia al confine con la Serbia, come riportato dal quotidiano “Blic”. Secondo le fonti, l’artista è stata trattenuta dalle autorità serbe a causa di alcune dichiarazioni ritenute controverse, rilasciate in precedenza ai media.

Dopo essere stata fermata, Severina è stata sottoposta a un interrogatorio da parte degli ispettori serbi. Durante l’interrogatorio, le sarebbero state poste domande su temi delicati come l’Operazione Tempesta, Srebrenica e le recenti proteste in Serbia. Le fonti giornalistiche riportano che l’interrogatorio avrebbe anche toccato argomenti come il campo di concentramento di Jasenovac e l’ex presidente croato Franjo Tuđman. Inoltre, la polizia le avrebbe chiesto spiegazioni su un suo post sui social media, in cui aveva espresso apprezzamento per una protesta contro l’estrazione del litio, commentando di amare “questa Serbia”.

Dopo l’interrogatorio e una perquisizione del suo veicolo, le autorità hanno permesso a Severina di entrare in Serbia. Tuttavia, la cantante ha deciso di tornare immediatamente in Croazia.

«Amo la Serbia e i serbi, ma quell’uomo lì…»

Oggi, lunedì 26 agosto, ha scritto un post sui social in cui ha spiegato l’accaduto: “Ho detto che non tornerò mai più in Serbia finché a guidarla sarà quella persona lì, sapete bene chi (si riferiva al presidente Aleksandar Vučić, ndr)”, ha affermato la cantante dalmata. Ha aggiunto che un agente di polizia ha tentato più volte di dissuaderla dal prendere una posizione così netta su alcune questioni politiche, spiegandole che è libera di entrare in Serbia. “Gli ho solo risposto di riferire ai suoi superiori che sono stati stupidi, perché otterranno solo l’effetto contrario. Ho anche chiesto chi avesse ordinato questa misura, ma l’agente ha cercato di convincermi che si trattava di un controllo di routine. Routine, dite… Una cosa del genere non mi è mai successa; né in America, né in Canada, né in Svizzera, e tanto meno nei paesi della regione, dove tutti mi considerano una di loro”.

Severina ha cercato più volte di spiegare che ognuno ha diritto alla propria opinione e che “il reato di opinione è stato abolito con la fine del comunismo”. Ha espresso il suo rammarico per la situazione, dichiarando di amare il popolo serbo, definendolo onesto e buono, ma criticando duramente il governo, specificando che non ha mai accusato i serbi di essere genocidi, ma che “sono stati i media di Vučić” a diffondere queste falsità.

Il ministro dell’Interno serbo, Ivica Dačić, è intervenuto oggi sulla questione, confermando che la polizia di frontiera ha trattenuto la cantante croata sulla base di un elenco di “reato d’opinione”. “Severina non è stata né fermata né arrestata, né le è stato negato l’ingresso in Serbia, ma è stata trattenuta per un controllo,” ha dichiarato Dačić al giornale serbo “Kurir”.

Il caso ha suscitato un acceso dibattito sia in Serbia che in Croazia, riaccendendo le tensioni tra i due Paesi in un periodo già caratterizzato da rapporti complessi. Severina, una figura di spicco nel panorama musicale della regione, ha sempre avuto una voce critica nei confronti del governo serbo, e questo episodio sembra destinato ad alimentare ulteriori controversie.

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