Italia, Slovenia e Croazia uniti nell’innovazione

A Fiume l'incontro del consorzio della Valle dell'idrogeno dell'Adriatico settentrionale

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Italia, Slovenia e Croazia uniti nell’innovazione
Foto Goran Žiković

L’idrogeno può rappresentare una valida fonte di energia per il futuro. È questo il messaggio più importante lanciato all’incontro annuale dell’iniziativa North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), (Valle dell’idrogeno dell’Adriatico settentrionale), organizzato presso la Facoltà di Ingegneria civile dell’Università di Fiume.

La NAHV è un’iniziativa transnazionale finanziata attraverso il programma Horizon Europe che comprende 37 partner provenienti da tre Paesi: l’Italia per il tramite della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, la Croazia e la Slovenia. L’obiettivo di questo consorzio è di scoprire nuove soluzioni tecnologiche e industriali basate sull’uso dell’idrogeno e di facilitarne l’adozione. Si punta a creare perciò un intero “ecosistema” incentrato sull’idrogeno prodotto con metodi a impatto ambientale minimo che comprenda produzione, trasmissione, immagazzinamento e utilizzo.

Un partner nuovissimo della NAHV è diventata la Città di Cherso, che collaborerà allo sviluppo dell’infrastruttura per l’idrogeno nell’arcipelago di Cherso e Lussino. In quest’ambito è stata presentata anche una nuova iniziativa: la North Adriatic Clean Hydrogen Investment Platform (NACHIP). NACHIP è un’espansione della NAVH e comprende 12 partecipanti provenienti dai tre Paesi membri. Quest’iniziativa, dal budget complessivo di 10.6 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento di 7.6 milioni di euro nell’ambito del Programma europeo di sviluppo regionale (ERFD).

Foto Goran Žiković

L’incontro fiumano è stato moderato da Jurij Giacomelli, manager per la comunicazione e la diffusione della NAVH e rappresentante della società partner META Circularity. Hanno parlato all’incontro la rettrice dell’Università di Fiume, Snježana Prijić-Samaržija, il consigliere regionale per l’educazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, il sindaco della Città di Cherso, Marin Gregorović, la coordinatrice della NAVH e rappresentante della Holding Slovenske elektrarne, Jerneja Sedlar e il coordinatore strategico di NAVH, Stephen Taylor. Ha presenziato all’incontro anche la console generale d’Italia a Fiume, Iva Palmieri.

Un tema poco conosciuto

“Sicuramente si tratta di un primo passo. Ci piace guardare alla NAHV come a un ‘ombrello’, un luogo dove si incontrano 38 partner di tre Stati per creare un ecosistema che faccia da base per progetti ulteriori. In un anno è stato fatto molto, specialmente nel collegare meglio i membri”, ha dichiarato Snježana Prijić-Samaržija. La nuova iniziativa NACHIP, ha valutato, testimonia che la Valle dell’idrogeno è una piattaforma importante per lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili. L’obiettivo dell’Università di Fiume è la ricerca, le innovazioni, ma anche l’istruzione. “Siamo tutti consci che le tecnologie all’idrogeno non sono un mainstream e perciò l’istruzione è cruciale. Noi quest’anno iniziamo con un corso di 30 crediti formativi universitari sul tema ‘decarbonizzazione e idrogeno’. Questo tema deve essere reso noto al pubblico. Si parla molto di energia elettrica, ma poco di idrogeno”, ha dichiarato la rettrice.

Alessia Rosolen ha detto che si tratta di “un progetto faro dell’Unione europea che nasce, peraltro, dall’attenzione e dalla visione che le Università del territorio hanno messo su questo percorso di transizione ecologica, che vede l’idrogeno come vettore. Il percorso che il progetto sta portando avanti vede soprattutto la necessità di costruire una visione comune tra Friuli-Venezia Giulia, Repubblica di Slovenia e Repubblica di Croazia e di mettere le basi per la costituzione di un organismo che possa concentrarsi sulla progettazione, sull’individuazione di ulteriori risorse e su un ulteriore sviluppo del progetto”.

Foto Goran Žiković

L’isola cambierà

La Città di Cherso, che per estensione territoriale copre l’intera isola, è diventata membro di NAVH da poco più di una settimana. Secondo il sindaco Gregorović, “l’idrogeno è il futuro. Noi vediamo in esso un beneficio a lungo termine”. Il lavoro che si svolge in questo consorzio “aiuterà a promuovere Cherso come un’isola sostenibile, ma quello che mi preme sottolineare è che deve esserci un beneficio per l’intera comunità. I modelli di energia sostenibile devono essere accessibili a tutti, in modo che ognuno possa trarvi vantaggio. Speriamo che con le stazioni di rifornimento e di stoccaggio dell’idrogeno potremo trasformare il sistema delle nostre municipalizzate. Una nostra speranza è inoltre di poter ottenere una linea di collegamento navale alimentata a idrogeno”.

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