Il gioco di squadra giova agli affari

La Camera di commercio italo-croata e Confindustria Udine hanno raggiunto uno storico accordo di collaborazione al fine di sostenere gli interessi della business community italiana in Croazia

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Il gioco di squadra giova agli affari
Anna Mareschi Danieli e Andrea Perkov Foto di Ronald Brmalj/Edit

Le priorità della diplomazia economica italiana sono legate a un obiettivo chiaro: rafforzare la presenza delle imprese italiane nei mercati esteri. Ciò implica mettere in campo azioni, attività e strumenti per rafforzare la capacità di proiezione estera del sistema produttivo nel suo insieme, grazie al coordinamento degli interventi e alla stretta collaborazione con gli attori del settore privato. La penisola balcanica rappresenta storicamente un’area d’interesse strategico per l’Italia. Negli ultimi decenni Roma e i Paesi della regione hanno consolidato le relazioni politiche e instaurato intensi rapporti commerciali. In un’ottica di ulteriore rafforzamento delle relazioni e di consolidamento della stabilizzazione regionale, l’Italia sostiene con determinazione il percorso europeo dei Paesi di questa parte del continente non ancora entrati a far parte dell’Unione europea. Punto cardinale nelle relazioni con i Paesi balcanici è la solidità dei rapporti economici.

Numerose le autorità che hanno voluto testimoniare alla storica firma tra la CCIC/THGK e la Confindustria Udine. Al centro l'Ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo
Numerose le autorità che hanno voluto testimoniare alla storica firma tra la CCIC/THGK e Confindustria Udine. Al centro l’Ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo Foto di Ronald Brmalj/Edit

Fare sistema

Fare sistema vuol dire anche fare un gioco di squadra. Quanto più forte sarà la coesione tra tutti i giocatori, tanto più alta sarà la probabilità di successo. Infatti, la Camera di commercio italo-croata (CCIC/THGK) e Confindustria Udine all’inizio di luglio, al termine di un attento negoziato, hanno stabilito in via definitiva e ufficiale che in futuro agiranno in concerto al fine di garantire agli investitori servizi sempre più efficaci allo scopo di sostenere le relazioni d’affari tra l’Italia e la Croazia. L’accordo di collaborazione – teso a rafforzare le occasioni economiche e commerciali tra la Croazia e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nonché lo sviluppo sostenibile – tra questi due gruppi chiave del panorama associazionistico è stato firmato lo scorso 4 luglio, a Zagabria, dalla segretaria generale della CCIC/THGK, Andrea Perkov, e da Anna Mareschi Danieli, vice chairwoman ABS Danieli & C. SpA e rappresentante di Confindustria Udine.
L’importanza dell’iniziativa è testimoniata dall’interesse degli investitori e delle istituzioni italiane e croate, ma anche di partner giunti dall’Italia, dalla Slovenia, dalla Bosnia ed Erzegovina e dalla Serbia. Oltre ad Andrea Perkov e ad Anna Marchesi Danieli ai presenti si sono rivolti pure l’Ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo, e Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero.

Anna Mareschi Danieli e Andrea Perkov immortalate mentre firmano lo storico accordo Foto Ronald Brmalj/Edit
Anna Mareschi Danieli e Andrea Perkov immortalate mentre firmano lo storico accordo Foto Ronald Brmalj/Edit

Sostegno diplomatico

Trichilo, che ha garantito il sostegno dell’Ambasciata alle iniziative della CCIC/THGK e di Confindustria Udine, ha notato la crescente integrazione dell’area Alto Adriatica (Italia, Slovenia e Croazia) e ha confermato che entro la fine dell’anno sarà organizzata una nuova edizione del Business forum italo-croato. “Come Ambasciata siamo molto contenti. Tutto quello che rafforza la sinergia tra le imprese italiane sui mercati esteri è chiaramente un passo importante”, ha commentato l’Ambasciatore. “L’Italia – ha proseguito – è il primo partner commerciale della Croazia, una posizione che può essere mantenuta soltanto se le nostre imprese continuano a esportare e a importare. È sempre necessario adottare nuove misure. Questo accordo va nella direzione giusta e siamo sempre pronti ad appoggiarlo, anche in vista del Business forum italo-croato in programma entro la fine dell’anno. Un grande evento di sinergia tra le imprese italiane e croate”.

Una firma significativa

Mauriello ha definito storica la firma ed espresso l’auspicio che possa ispirare iniziative analoghe anche in altre realtà. “L’accordo firmato tra Confindustria Udine e la CCIC/THGK segna davvero una novità nei rapporti fra queste due importantissime reti per lo sviluppo dell’Italia all’estero”, ha commentato il segretario di Assocamerestero dopo la firma dell’accordo di collaborazione tra le due organizzazioni. “Significa – ancora Mauriello – che gli imprenditori e gli industriali italiani possono contare sulla Camera di commercio italiana qui in Croazia, sull’intero network della Camere italiane all’estero, come piattaforma, come primo passo nei vari Paesi per poter stabilirsi e aiutare e facilitare la vita alle tante imprese industriali che vogliono affacciarsi o rafforzarsi sui mercati esteri”.

La dirigenza della CCIC/THGK con l'Ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo (secondo da destra) Foto di Ronald Brmalj/Edit
La leadership della CCIC/THGK con l’Ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo (secondo da destra) Foto di Ronald Brmalj/Edit

Un rapporto strategico

Anna Marchesi Danieli ha letto il messaggio d’auguri scritto dalla presidente di Confindustria Nord Est Europa, Maria Luisa Meroni: “Desidero complimentarmi con Confindustria Udine e con la CCIC/HTGK per aver suggellato un rapporto di collaborazione quanto mai strategico per rafforzare le relazioni economico-commerciali tra l’Italia e la Croazia. Abbiamo appena concluso l’Assemblea di Confindustria Est Europa, in cui è emersa con forza l’importanza di questa area geografica per la proiezione estera delle imprese italiane. Un’area caratterizzata da una crescita economica sostenuta, manifatture, una rapida adozione delle nuove tecnologie, dove si denota un apprezzamento crescente per la qualità del Made in Italy. E dove l’integrazione europea rappresenta un fattore determinante per una migliore integrazione nelle catene di fornitura e per rendere l’Europa sempre più forte e autonoma. L’Italia ha un’interazione commerciale significativa con l’Europa orientale, posizionandosi tra i principali esportatori. Infatti l’export italiano nell’area vale già 48 miliardi di euro e abbiamo stimato una potenziale crescita pari a 17 miliardi. Confindustria Est Europa è in prima linea per contribuire a cogliere questo potenziale con il network di associazioni che compongono la nostra federazione, già attiva in molti dei mercati nell’area, tra i quali: l’Albania, la Bulgaria, la Macedonia del Nord, la Polonia, la Romania, la Serbia, l’Ungheria e non da ultima la Slovenia. L’area balcanica in particolare sta assumendo una figura chiave per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e per lo sviluppo di collaborazioni in settori strategici di sviluppo. La Croazia è, per i Balcani, un partner privilegiato dell’Italia. I rapporti economico-commerciali sono ottimi e la presenza di imprese italiane qui è considerevole. Questo anche grazie ai numerosi accordi siglati tra i nostri due Paesi che hanno contribuito a consolidare le relazioni a tutti i livelli. Non solo siamo il primo partner del Paese, ma il nostro export registra da anni una costante crescita con un incremento sfruttabile. Forte di queste premesse sono certa che questo accordo costituirà una base per accrescere il peso delle imprese italiane nell’area e attivare collaborazioni di rilevo per lo sviluppo delle relazioni economico-commerciali determinante per l’area balcanica e di tutta l’Europa”. A sua volta Andrea Perkov ha trasmesso gli auguri espressi all’iniziativa dall’Ambasciatore croato a Roma, Jasen Mesić.

Pronti alle nuove sfide

Grande soddisfazione è stata manifestata dal presidente della CCIC/HTGK, Aldo Di Biagio, entrato di recente nel consiglio d’amministrazione di Assocamerestero. “Questo è un momento di grande soddisfazione. Il Sistema Italia collabora per ottenere maggiore spazio in questa regione. Con questa firma poniamo le basi affinché due interlocutori importanti e significativi per la nostra business community in tutto il mondo possano collaborare a rendere centrale la presenza dell’imprenditoria italiana in Croazia, preparandola ad affrontare nuove sfide”, ha detto l’ex senatore del Parlamento italiano. All’evento organizzato all’albergo Zonar era presente pure Sandra Di Carlo, a capo dell’Ufficio ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane di Zagabria (competente anche per la Bosnia ed Erzegovina) e numerosi esponenti delle società italiane operanti in Croazia. L’Italia, si ricorda è il primo partner commerciale della Repubblica di Croazia ed è uno dei principali investitori che con le sue conoscenze, tecnologie, innovazioni ed esperienze, continua a sviluppare relazioni in quasi tutti i settori della Croazia, ha creato finora oltre 20mila posti di lavoro.

Un accordo dal significato profondo

“L’accordo è stato firmato da Confindustria Udine e vuole portare Confindustria e il sistema confindustriale in Croazia. Ha un significato molto profondo. I nostri imprenditori non hanno bisogno di competizione tra le istituzioni. E questo accordo vuole proprio mettere da parte ogni tipo di contrasto, utilizzare i servizi che funzionano in maniera trasversale; ognuno per le proprie competenze e ognuno si prenderà cura dei propri dipendenti e dei propri costi. Ma dobbiamo farlo insieme perché altrimenti una Confindustria Croazia che parte oggi, se non dovesse andare a sfruttare quelle che sono le potenzialità e il know how già acquisito dalle altre istituzioni italiane che fanno il Sistema Italia all’estero e che sono presenti da anni sarebbe sciocco, uno spreco di tempo e di denari”, ha affermato Anna Mareschi Danieli, vice chairwoman ABS Danieli & C. SpA e rappresentante di Confindustria Udine. Alla domanda se questa firma traccia la strada per ulteriori analoghe collaborazioni la manager friulana ha osservato che in Croazia non esistendo l’entità confindustriale questo è stato “un modo per iniziare a crearlo dando servizi di alto livello sin dall’inizio. Nei Balcani ci sono delle Confindustrie ben inserite, ad esempio in Serbia, dove non serve partire da zero, ma si può usare questo esempio per fare sistema”.

Una partnership cruciale

«Questa collaborazione è veramente cruciale per il nostro sviluppo, la presenza italiana in Croazia e la mutua crescita e prosperità dei nostri Paesi. Le nostre due associazioni, nella loro veste di rappresentanti degli investitori e degli imprenditori, rivestono entrambe un ruolo chiave nel sostenere gli interessi dei rispettivi associati.
La collaborazione che abbiamo concordato faciliterà in primo luogo lo scambio di esperienze, del know how e delle best practices, creando le condizioni per una crescita della loro competitività globale nelle realtà coinvolte.
Ci permetterà di essere più efficaci nel cogliere ed esplorare le nuove opportunità che si presenteranno e ci consentirà di navigare meglio nel mercato, non solo italiano e croato, bensì, considerato il coinvolgimento di Confindustria Udine, anche in quello sloveno», ha segnalato Andrea Perkov, direttrice della Camera di commercio italo-croata.

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