Exploit Rijeka al Poljud: 3-1 all’Hajduk e sorpasso al terzo posto

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Exploit Rijeka al Poljud: 3-1 all’Hajduk e sorpasso al terzo posto

Il Rijeka trionfa al Poljud, battendo per 3-1 il lanciatissimo Hajduk, che scavalca al terzo posto della classifica. Un successo assolutamente meritato per i fiumani che a Spalato hanno giocato una partita assolutamente di spessore, fermando la coppia d’attacco stellare dei dalmati Livaja (anche se ha segnato) e Kalinić. Il duo offensivo del Rijeka, Drmić-Vukčić, ha vinto la sfida a distanza: entrambi sono andati a segno nel primo tempo. Nella ripresa i padroni di casa hanno cercato di tornare in partita, riuscendo però solo ad accorciare. Poi nel finale il gol del difensore Krešić, che ha ammutolito definitivamente il Poljud.

Le due formazioni (col lutto sul braccio per le vittime della guerra in Ucraina) si presentano in campo con schieramenti tattici speculari 3-4-1-2 il Rijeka, 3-5-2 l’Hajduk. Tomić lascia in panchina Murić e Vukčević, altrimenti titolari inamovibili. Strana la decisione circa Murić perché con la bora i suoi corner e punizioni potevano rivelarsi ancor più pericolosi e far male agli spalatini. Direzipne affidata a Fran Jović, che, statistiche alla mano è il primatista per numero di derby dell’Adriatico arbitrati in Croazia: questo  di oggi è stato il suo 11.esimo derby.
Il Rijeka è ben messo in campo, domina col possesso palla e al 17’ passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che trova prontissimo Drmić, che segna con un tap in vincente.  Breve “silent check” e Jović dà luce verde al gol. Al 33′ i fiumani raddoppiano dopo un tiro dal limite di Vučkić, servito da Pavičić. Sul gol la complicità di un’inerte retroguardia difesa spalatina; è più che evidente e qualche colpa va attribuita pure all’ex  portiere della nazionale Subašić. Con un Rijeka in palla e ispirato l’Hajduk cerca di buttarla in rissa, ma i fiumani non ci cascano. Rispondono per le rime, però  senza eccedere. Il giusto per far capire di non essere intimoriti. Come non è intimorita la difesa  di fronte alla coppia “atomica” Livaja-Kalinić.
La ripresa vede l’Hajduk attaccare a favore di vento e  il Rijeka con Eolo non più alleato. Il primo quarto d’ora vede i padroni di casa all’assalto di un’area fiumana (in bordeaux) ben presidiata in ogni spazio finché non arriva la solita frittata che permette agli spalatini di accorciare sull’1-2. Ma  anche la retroguardia  dalmata non è nuova a dormite colossali. Così su un pallone innocuo, dopo una reazione da “Mai dire gol”, Krešić all’86’ riesce a segnare l’1-3 e portare a casa 3 punti importantissimi con i quali scavalca proprio l’Hajduk e agguanta l’Osijek a quota 49, a un punto dal leader Dinamo. Queste due sqaudre si affrontano domenica, nell’altro bih match della giornata.

Hajduk-Rijeka 1-3

MARCATORI: 0-1 Drmić al 17′, 0-2 Vukčić al 34′, 1-2 Livaja al 69′, 1-3 Krešić all’85’.
HAJDUK (3-4-2-1): Subašić, Katić, Elez (dall’84’ Biuk), Ferro, Lovrencsics (dal 46′ Fossati), Vuković (dal 46′ Vuković), Grgić, Melnjak (dal 72′ Čolina), Sahiti (dal 78′ Mlakar), Livaja, Kalinić. All.: Valdas Dambrauskas
RIJEKA (3-5-2): Labrović, Krešić, Velkovski, Smolčić, Solano, Čerin, Pavičić, Selahi (dal 73′ Liber), Ampem (dal 73′ Vukčević), Vučkić (dall’83’ Lepinjica), Drmić (dal 94′ Čestić). All.: Goran Tomić.
ARBITRO: Jović di Zagabria.
NOTE: stadio Poljud. Spettatori: 15.000. Ammoniti: Grgić, Smolčić, Kalinić, Solano, Ampem, Biuk, Fossati.

Foto ricordo per il Rijeka al Poljud, dopo la vittoria per 3-1
I due presidenti: Lukèa Jakobušić e Damir Mišković

Darko Velkovski ferma Nikola Kalinić

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