
Il vicepresidente del governo e ministro delle Finanze, Marko Primorac, ha rivelato oggi, lunedì 14 ottobre, che prossime modifiche legislative prevederanno la possibilità di versare lo stipendio su un conto bancario e prelevare denaro senza commissioni. Rispondendo alle domande dei giornalisti presso la Camera di Commercio Croata (HGK) prima della conferenza “Sostegno all’industria della sicurezza e della difesa”, Primorac ha sottolineato che il tema delle commissioni bancarie è motivo di crescente preoccupazione.
Ricordando che leggi precedenti avevano già imposto l’obbligo di accreditare gli stipendi sui conti bancari, Primorac ha spiegato come questa misura abbia “de facto” delegato un compito alle istituzioni finanziarie, le quali stabiliscono autonomamente le proprie commissioni.
“Riteniamo che l’imposizione unilaterale di queste commissioni per un compito delegato non sia corretta. Abbiamo lavorato intensamente su questo tema e posso ora annunciare che, con il nuovo quadro legislativo, prevederemo la possibilità di versare lo stipendio su un conto e prelevare fondi senza alcuna commissione”, ha dichiarato Primorac.
Primorac ha anche ribadito, come dichiarato in precedenza, che le commissioni bancarie in Croazia sono troppo elevate: “Non è necessario che le banche applichino commissioni in questo modo, per questi importi e per questa categoria di utenti, che include praticamente tutti i cittadini”.
«Non parlo più dei prezzi»
Con molte sfide nel suo ministero, di cui le annunciate modifiche sono solo una parte, Primorac ha dichiarato ai giornalisti che non si occuperà più dei prezzi alimentari. “Tutti questi regolamenti richiedono molte attività e non potete aspettarvi da me, con tutto quello che faccio, che mi occupi anche dei prezzi di carne di maiale, agnello e altri prodotti. Sarebbe davvero troppo, anche per me”, ha detto.
Parlando dell’inflazione, Primorac ha affermato che i livelli attuali sono relativamente accettabili, pur riconoscendo che alcuni prezzi sono effettivamente troppo alti. “Dobbiamo fare tutto il possibile per abbassare questi prezzi, ma il ministero delle Finanze non è più l’ente giusto per affrontare questo problema”, ha concluso, auspicando un dibattito pubblico più ampio sui prezzi degli alimenti e il coinvolgimento di tutti gli attori, compresi i rivenditori e le catene di distribuzione.
Riguardo all’argomentazione dei commercianti, secondo cui alcuni prodotti sono più costosi in Croazia rispetto all’estero a causa delle tasse, Primorac ha ricordato che su molti prodotti si applicano aliquote IVA ridotte. “Purtroppo, la riduzione delle aliquote non ha portato a una riduzione dei prezzi”, ha osservato.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.