Città e Jadran remano nella stessa direzione

Raccolta più della metà dei mezzi per il nuovo furgone. Oggi 45 atleti fiumani in partenza per i Campionati nazionali

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Città e Jadran remano nella stessa direzione

Ci sono soltanto gli ergometri, moderni simulatori e alcuni attrezzi nella palestra a farci capire che viviamo nel ventunesimo secolo. Tutto il resto si presenta con i segni di molta vita vissuta, di imprese epiche e tempi eroici. Alla vigilia della partenza dei canottieri fiumani verso Zagabria, dove iniziano oggi i Campionati nazionali, i dirigenti della Jadran ci hanno invitato nella sede del club in Delta, consapevoli di poter trarre dei vantaggi dall’attenzione mediatica, riservata solitamente agli sport maggiori.
Nel bacino artificiale Jarun i 45 atleti fiumani parteciperanno agli assoluti croati in tutte le categorie, tranne che tra le seniores nel femminile. Le ambizioni ci sono, ma non al primo posto. “Come genitore – ha detto Jasna Baraba, promotrice dell’azione della raccolta di mezzi per l’acquisto di un furgone nuovo per il club –, ritengo che lo scopo principale dello sport sia quello di offrire ai ragazzi uno sbocco per svolgere un’attività sana, tra coetanei. Se poi arrivano i risultati, tanto meglio, ma se non dovessero arrivare, pazienza”. Per un atleta e, soprattutto per un allenatore, i risultati contano eccome, ma serve sempre mantenere il giusto equilibrio. Dražen Škoda, allenatore capo della Jadran, è consapevole di andare a Zagabria con un numero record di canottieri, il che aumenta ovviamente la possibilità di conquistare più di un podio. Tra coloro che dovrebbero aggiudicarsi le medaglie ci sono due atleti che a fine mese potrebbero andare agli Europei in programma a Belgrado, ammesso che quest’ultimi si possano svolgere, come membri dell’otto senza della nazionale croata.
Jasna Baraba ha quindi fatto il punto sull’iniziativa crowdfunding avviata per racimolare il denaro necessario per l’acquisto di un furgone indispensabile per le trasferte: “Avevamo previsto che ci sarebbero serviti sei mesi per raccogliere i mezzi, ma le cose stanno andando meglio del previsto, grazie alle donazioni da parte di ex canottieri, dei genitori e nonni dei nostri ragazzi, nonché di molti concittadini che ci hanno consentito di arrivare a superare le 112mila kune. Si tratta di oltre la metà del denaro necessario, in una campagna che abbiamo avviato soltanto il 14 agosto”.

Il consigliere Danko Švorinić; il presidente della Jadran, Ivo Zrilić; l’assessore allo Sport, Zdravko Ivanković; l’allenatore capo Dražen Škoda e Jasna Baraba

Come ospiti all’incontro con i media c’erano, in rappresentanza della municipalità fiumana, l’assessore allo Sport Zdravko Ivanković e il consigliere Danko Švorinić. La Jadran opera in condizioni tutt’altro che ottimali, su questo non c’è alcun dubbio, ma non è certo semplice assicurare qualcosa di meglio. Per prima cosa manca.. l’acqua, perché non è facile dover dipendere dalle bizze del tempo e dai capricci del mare. Nonostante ciò, a Fiume il canottaggio ha una grande tradizione e, come sottolinea il presidente del club, Ivo Zrilić, comincia ad avere una certa visibilità, grazie anche a iniziative come quella per la raccolta dei mezzi per il furgone. L’assessore Ivanković ha preso parte alla conferenza stampa, ma in primo luogo ha fatto visita alle strutture del club, nell’ambito di un tour che lo porta a rendersi conto delle condizioni di tutte le strutture sportive in città: “Prestiamo molta attenzione a questo sport e alla Jadran, che la municipalità continuerà a sostenere, partecipando anche all’iniziativa per l’acquisto del furgone. La città ha infatti l’obbligo di partecipare a questa mobilitazione e non può certo fare finta di nulla”.

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