Caso Beroš: trapelano i messaggi degli indagati

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Caso Beroš: trapelano i messaggi degli indagati
Foto: Luka Stanzl/PIXSELL

L’azienda dell’imprenditore arrestato Saša Pozder, coinvolto nell’azione della Procura europea (EPPO) in cui è stato arrestato l’ex ministro della Sanità, Vili Beroš, l’anno scorso ha installato 33 lampade operatorie nel Centro clinico ospedaliero (KBC) di Zagabria. A capo dell’ospedale della capitale, all’epoca responsabile degli acquisti era Ante Ćorušić dell’HDZ, morto qualche settimana fa dopo una caduta da otto metri all’interno della clinica Rebro. Dopo le indagini, la polizia ha stabilito che non vi erano elementi di un atto criminale.

Diverse aziende hanno partecipato alla gara d’appalto pubblica, ma la Medical Innovation Solution di proprietà di Pozder si è aggiudicata l’appalto del valore di 845.610,26 euro (IVA esclusa).

Le lampade che l’impresa ha venduto al Centro clinico ospedaliero di Zagabria vengono menzionate nei messaggi trapelati dall’indagine dell’EPPO. In un’occasione non specificata l’imprenditore si sarebbe vantato, in un gruppo WhatsApp, che l’incarico di installare 33 lampade nell’ospedale Rebro era “l’unico trasparente in Croazia” che aveva ottenuto, è quanto riporta il quotidiano Večernji list. “L’unico lavoro trasparente in Croazia, abbiamo ottenuto 33 lampade al Rebro senza aiuti di quel tipo, ho acconsentito a 48 mesi di guerra, ma sono contento, non ha un senso finanziario, ma sono contento, questo è strategico… Guadagnerò 200.000 euro, ma solo nel 2026″, scrive Pozder nei messaggi.

Tuttavia, il responsabile di un’altra impresa che ha partecipato al bando di concorso si è lamentato, cosa che ha riferito agli altri membri del gruppo. “Il direttore di un’altra azienda ha inviato un reclamo per questa gara d’appalto per le lampade, per quelle 33, che erano trasparenti, mi sono costate quasi 200.000 euro in meno e con un periodo di pagamento più lungo. La denuncia è così vergognosa e stupida, ma hanno un aggancio nella commissione per i reclami. Se insiste lo denuncerò, ma sarebbe bello se potessimo raggiungerlo e fargli sapere che in futuro, quando vincerà la Medical Innovation Solutions, non si lamenti più…”, scrive Pozder.

Al messaggio gli risponde Nikola Petrač, figlio di Hrvoje Petrač, che scrive: “Nome sconosciuto all’inizio, ma scopriremo tutto tra un paio di giorni”, a cui Pozder replica: “Beh, lui è irrilevante, ma ha parlato male di me, quindi c’è un motivo tutto sommato per mandargli un messaggio, e molto chiaro”.

Hrvoje Petrač allora gli scrive: “Hai lavorato senza di noi, senza i tuoi fratelli…”

E Pozder risponde: “Questo appalto è stato fatto tre anni fa, ma degli stupidi l’hanno fatto perché potessi partecipare. Non c’è profitto, è in gioco solo la reputazione e ora lo stolto si lamenta della sua stupidità. Quando faccio una gara come a Osijek, nessuno partecipa.” La società che ha presentato reclamo è stata la Dräger Medical Croatia.

Dall’esame della documentazione pubblicamente disponibile risulta che la denuncia riguarda la società Dräger Medical Croatia, denuncia che la Commissione statale per il controllo delle procedure degli appalti pubblici ha respinto in quanto infondata.

L’azienda di Pozder si è vantata di questo lavoro sul suo sito ufficiale. “L’installazione è iniziata al Centro clinico ospedaliero di Zagabria: solo una settimana dopo la firma del contratto, abbiamo già completato la prima installazione delle lampade operatorie e siamo lieti di annunciare che i chirurghi le utilizzano fin dal primo mattino. Il nostro team ha effettuato le misurazioni per l’installazione in tutte le altre stanze. Vorremmo ringraziare il partner media per la risposta rapida e il supporto! #operatinglights #healthcare #innovation #surgicaltechnology”, si legge nel post.

 

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