
Non si fermano i boicottaggi in Croazia, nonostante i dati delle ultime settimane abbiano dimostrato che l’interesse per l’astensione dagli acquisti stia gradualmente, ma inesorabilmente calando. L’associazione per la tutela dei consumatori “Halo Inspektore” (“Pronto ispettore”) non s’arrende. Dopo aver preso di mira per settimane i negozi e in particolare le grandi catene commerciali ora punta a colpire le banche e i servizi di telecomunicazione. Il portavoce della piattaforma “Pronto ispettore”, Josip Kelemen, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa tenuta ieri a Zagabria che il boicottaggio delle panetterie di venerdì scorso ha avuto un grande successo e che continuerà con le sue attività. L’associazione ha annunciato l’ampliamento della sua attività ad altri comparti perché i consumatori hanno espresso insoddisfazione per l’aumento dei prezzi dei servizi forniti da banche e operatori di telecomunicazioni. Il 20 febbraio pertanto verrà organizzata un’azione dimostrativa davanti alla sede della Banca nazionale croata: vi saranno 5 minuti di silenzio di avvertimento.
“Giovedì 20 febbraio, i consumatori saranno invitati a manifestare la loro insoddisfazione per tutto ciò che accade sul mercato davanti alla Banca nazionale croata a Zagabria. Li invitiamo a venire con opuscoli e cataloghi per promozioni e sconti, a presentarsi al governatore e ai suoi collaboratori che ci hanno invitato ad approfittare delle promozioni. Ok, allora vi mostreremo cosa succede quando si passa da un’azione all’altra”, ha affermato Josip Kelemen, consulente della piattaforma per i consumatori “Pronto ispettore”. Va rilevato in questo contesto che gli appelli ai boicottaggi di negozi e servizi hanno trovato terreno fertile anche in altri Paesi della regione e dell’Europa orientale, con alterno successo. Tutto ciò dimostra la presenza di un’insoddisfazione latente di larghi strati della popolazione in questi Paesi che fanno parte dell’Unione o aspirano, almeno ufficialmente, ad aderirvi.
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