
“Questo non è un fallimento. Continuiamo a spendere meno. Vogliamo dimostrare che la voce dei consumatori può essere ascoltata, eppure i consumatori hanno speso meno”. Queste le parole del numero 1 dell’associazione per la tutela dei consumatori “Pronto ispettore” (Halo, inspektore), Josip Kelemen, intervenuto su RTL, in merito al boicottaggio dei consumatori contro la grande distribuzione.
Kelemen si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti finora dal boicottaggio: “Per la prima volta nella storia, la voce dei consumatori si è fatta sentire. Abbiamo iniziato a sensibilizzare i consumatori affinché non cadano nelle trappole delle belle pubblicità e degli sconti, ma acquistino in modo consapevole. Tutto questo non è male, la nostra casella di posta è piena, le persone ci dicono che non stanno andando nei negozi. Stanno riducendo gli acquisti, comprando solo il necessario e utilizzando le scorte accumulate in precedenza”.
Kelemen ha anche espresso le sue aspettative per il nuovo boicottaggio che inizierà sabato 8 febbraio e si protrarrà per una settimana: “Ci aspettiamo che i consumatori boicottino la catena Konzum. Sta a loro e ai loro conoscenti decidere se vogliono partecipare o meno. Solo il consumatore decide cosa acquistare. Finché continueremo a comprare e spendere di più, i rivenditori alzeranno i prezzi. I consumatori hanno deciso nelcorso di un sondaggio online di voler boicottare Konzum”.
Ha inoltre sottolineato come i prezzi calmierati, in alcuni casi, siano addirittura più alti rispetto a prima. “Questa è solo una soluzione a breve termine, e quei 70 articoli non sono nulla rispetto alle migliaia di altri prodotti sul mercato di cui le persone hanno bisogno”, ha affermato Kelemen.
Una nuova app per i consumatori
Kelemen ha anche annunciato che si sta lavorando allo sviluppo di una nuova applicazione: “Stiamo sviluppando un’app che permetterà la comunicazione diretta tra consumatori e produttori, aiuterà i consumatori a confrontare i prezzi e fornirà loro le informazioni di cui hanno bisogno”.
Il movimento dei consumatori sembra quindi aver raggiunto un primo obiettivo: far sentire la propria voce e promuovere un consumo più consapevole e critico. Resta da vedere quali saranno gli effetti a lungo termine di questa iniziativa e se porterà a un reale cambiamento nel comportamento dei rivenditori e nel mercato.
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