
Aleš Ekar, 54 anni, dirigente sloveno e membro del consiglio di amministrazione del cantiere navale Iskra di Sebenico (Šibenik) e della società zagabrese Elka, è tragicamente deceduto in un incidente sciistico nella rinomata località austriaca di Obertauern. Il suo corpo è stato ritrovato domenica 15 settembre sotto una roccia dai soccorritori del Soccorso alpino austriaco, dopo che i suoi amici ne avevano segnalato la scomparsa il giorno prima, dando il via alle operazioni di ricerca. Nonostante fosse uno sciatore esperto e conoscesse bene la zona, si presume che Ekar sia caduto in un dirupo durante un’escursione.
Ekar, che aveva conseguito la laurea presso la Facoltà di Economia di Lubiana, aveva iniziato la sua carriera nel 1996 presso la Camera dell’Industria della Slovenia. Successivamente, per sei anni, aveva ricoperto il ruolo di direttore commerciale presso Merkur International. La sua carriera lo ha poi portato a dirigere diverse aziende di rilievo, tra cui Jelovica, Belinka Croazia, Color Trade, Chromos Boje i Lakovi e Helios Croazia. Dal 2019 era membro del consiglio di amministrazione del cantiere navale Iskra e negli ultimi due anni faceva parte anche del consiglio di amministrazione di Elka.
Va ricordato che il cantiere navale dalmata ed Elka sono di proprietà dell’imprenditore sloveno Dušan Šešok, ex ministro, che ha acquisito diverse altre aziende in Croazia. Aleš Ekar si era sposato di recente con una donna originaria di Morter (Murter), manager in una compagnia alberghiera, con la quale aveva avuto una figlia meno di un anno fa. Era figlio di Franci Ekar, noto imprenditore sloveno, nonché alpinista di fama, soccorritore alpino e per lungo tempo presidente della Federazione alpinistica slovena.
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