A Zagabria la Marcia per la vita tra polemiche e contestazioni

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A Zagabria la Marcia per la vita tra polemiche e contestazioni
La Marcia per la vita 2023. Fotografia di Matija Habljak/PIXSELL

A Zagabria si è svolta la Marcia per la vita. L’iniziativa di oggi (20 maggio 2023) è stata organizzata dall’associazione In nome della famiglia (U ime obitelji) nell’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di vietare l’aborto in Croazia. I sostenitori dell’iniziativa, alcune migliaia di persone, si sono radunati davanti al Teatro nazionale croato per poi incamminarsi verso la centralissima piazza Bano Josip Jelačić. Lungo il loro percorso hanno trovato numerosi contestatori, alcuni dei quali hanno addirittura tentato di boicottare il corteo, tanto da costringere la Polizia a intervenire onde consentire il passaggio indisturbato dei sostenitori della Marcia per la vita. La nota attivista civica Željka Markić, parlando a nome degli organizzatori, ha stigmatizzato il comportamento del sindaco della capitale, Tomislav Tomašević, al quale ha contestato di non aver voluto dare l’assenso affinché le bandiere della Marcia venissero fatte issare sugli stendardi presenti nella piazza. Ha rinfacciato a Tomašević di “comportarsi da sindaco esclusivamente di quelli che la pensano come lui”. Nel corso della giornata è arrivata la replica del primo cittadino. “Il diritto a manifestare e il diritto alla libertà di espressione degli organizzatori della Marica per la vita non sono stati lesi. Lo prova il fatto che la manifestazione di oggi è stata autorizzata. La libertà di parola non si rispecchia nel diritto a issare le insegne delle varie manifestazione sugli stendardi cittadini. Sui medesimi vengono issati esclusivamente le insegne delle manifestazione organizzate dalla Città e sostenute dall’amministrazione municipale democraticamente eletta e che sono in linea alle strategie cittadine”, ha affermato Tomašević.

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