Fiume. Ex Zuccherificio, lavori a spron battuto

Iniziata l’opera di verniciatura del manto esterno; negli interni interventi di pulitura e di recupero dei dipinti murali

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Fiume. Ex Zuccherificio, lavori a spron battuto

È iniziata ieri l’opera di verniciatura del manto esterno del Palazzo della Direzione dell’ex Zuccherificio nel complesso Benčić, nel quale dal 2018 è in corso l’opera di restauro e di risanamento statico, che dovrebbe concludersi tra qualche mese, in quanto per febbraio 2020 è attesa l’inaugurazione del Museo civico e del progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020.
Come noto, durante i sondaggi dell’intonaco della facciata i restauratori erano risaliti al colore originale del palazzo, ossia a una particolare tonalità di rosa, per cui sarà proprio questo il colore che contraddistinguerà tra una quindicina di giorni il manto esterno della struttura. Ricordiamo che il complesso e delicato lavoro di consolidamento statico dell’edificio è portato avanti dall’impresa slovena VG5, mentre i lavori procedono spediti, secondo le dinamiche previste.
I lavori a buon punto
Come spiegato dal direttore del cantiere edile e dipendente della VG5, Vladimir Mihalec, il primo piano del palazzo è a buon punto, in quanto in diverse stanze le pareti hanno soltanto bisogno di uno strato finale di vernice, mentre i pavimenti sono pronti per la posa del parquet. In contemporanea, un team di una quindicina di restauratori sta lavorando alla pulitura e al restauro degli stucchi e dei dipinti murali. La restauratrice Ana Grđan, dell’Istituto nazionale di restauro (HRZ), ci ha spiegato che è in corso un intervento di pulitura e di recupero dei dipinti murali, in quanto su questi sono visibili i danni causati dalla salsedine proveniente dal mare, che alla fine del XVIII secolo si trovava a pochi metri dall’ingresso del palazzo. Con il restauro si vuole recuperare la superficie dei dipinti che si sta scrostando. Una volta concluso il restauro dei dipinti, si procederà con la posa del parquet e la realizzazione dell’allestimento permanente del Museo civico.

 

Il lucernario sul tetto
Dal vano scala al secondo piano si entra nell’ala orientale del palazzo, il cui corridoio era originariamente illuminato da un lucernario sul tetto, il che vuol dire che dal secondo piano fino al tetto c’era uno spazio vuoto. Stando a Mihalec, i conservatori hanno deciso di ripristinare l’illuminazione naturale in quest’ala, per cui, una volta conclusi i lavori al terzo piano, questo segmento di pavimento verrà demolito e riportato all’aspetto che aveva nel XVIII secolo. Si tratta di un elemento strano e particolare nel nostro contesto, ma è caratteristico per i Paesi settentrionali. È possibile che i proprietari della ditta produttrice di zucchero, originari di Anversa in Belgio, avessero espresso il desiderio di implementare questo elemento architettonico nel palazzo. Anche al secondo piano i pavimenti sono pronti e attendono di essere rivestiti in parquet. I restauratori sono all’opera sia sugli stucchi che sui dipinti murali. I lavori procedono secondo i piani e verranno conclusi in tempo per l’inaugurazione del palazzo.
Qualche settimana fa sul palazzo sono state installate le finestre. “Gli infissi sono in legno arish e sono una replica di quelli originali – spiega Mihalec –. Ultimamente si sono conclusi pure i lavori di sostituzione del tetto, per cui l’involucro esterno del palazzo è quasi ultimato”.
Il pavimento in terrazzo veneziano
Nella stanza principale, al secondo piano, verrà ricostruito il pavimento in terrazzo veneziano, però questo dovrà essere realizzato con la calce. Si tratta di una tecnica che in Croazia non viene praticata, per cui Mihalec si è rivolto a un’impresa di Asolo, nella provincia di Treviso, specializzata in terrazzo in calce. Il lavoro verrà svolto dagli artigiani di Asolo, che hanno realizzato pavimenti artigianali anche a Pompei. È attualmente in corso la realizzazione delle porte e degli infissi per tutto il palazzo, come pure delle porte d’ingresso, le quali saranno delle repliche di quelle risalenti al XIX secolo. L’installazione delle porte è prevista per la prossima settimana. Alcune stanze conservano ancora le porte antiche: quelle di maggiore valore verranno restaurate, mentre altre verranno rimpiazzate da porte nuove.

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