Župarić: «Siamo sorpresi anche noi»

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Župarić: «Siamo sorpresi anche noi»

FIUME | Esattamente due mesi fa,, all’indomani della sconfitta per 2-1 in casa del neopromosso Gorica, tutti i quotidiani riportavano la notizia dell’addio di Matjaž Kek al Rijeka dopo sei anni trascorsi tra Cantrida e Rujevica. Il tifo fiumano, già deluso per la prematura uscita dalla scena europea e da soli 14 punti sui 30 disponibili conquistati in 10 partite di campionato, è rimasta sorpresa dall’abbandono del tecnico che sembrava destinato a seguire le orme di Sir Alex Ferguson. Non se l’aspettava nessuno che il Rijeka già in questa fase della stagione potesse essere esclusa dalla corsa per il titolo, anche in virtù dell’ottimo avvio della principale antagonista, la Dinamo, che ha ancora 9 punti di vantaggio sui fiumani.

D’altra parte, non se l’aspettava nessuno che in questi due mesi il Rijeka avrebbe conquistato 15 punti su 18 in campionato, superando ottavi e quarti di Coppa. “Se devo essere sincero, credo che sia una sorpresa anche per noi giocatori – ammette lo stopper del Rijeka Dario Župarić –. Eravamo precipitati in una crisi da cui non sembrava semplice uscire. Invece, anche senza giocare bene, sono cominciati ad arrivare i risultati, indispensabili per farci ritrovare la fiducia nei nostri mezzi. L’unica partita deludente in tutti i sensi è stata quella che abbiamo pareggiato al Poljud contro l’Hajduk. Nelle ultime gare, poi, oltre al risultato, c’è stato anche il gioco”.
L’allenatore Igor Bišćan, che piaccia o no agli ultrà o a parte di essi, sta dimostrando di sapere il fatto suo. In effetti, lo aveva lasciato a intendere anche nelle stagioni precedenti nelle quali era riuscito a portare per la prima volta in Prima lega una squadra come il Rudeš per poi andare ad allenare l’Olimpija, portandola a vincere titolo e Coppa Slovenia. Quando si va ad analizzare le statistiche di una serie positiva come questa del Rijeka, c’è il rischio di arrivare a conclusioni scontate. Una cosa che merita di essere analizzata, invece, è l’atteggiamento della squadra, lo stesso che ha caratterizzato buona parte dell’era Kek, dapprima a Cantrida e poi a Rujevica.
“Eravamo in una situazione in cui le nostre avversarie, a prescindere dal fatto che giocassero in casa o a Rujevica, davano l’impressione di non temerci, di essere consapevoli di avere delle chance. In alcuni casi i fatti hanno dato loro ragione. Questa nostra serie positiva rimette le cose al loro posto. Nelle ultime due partite, una volta in svantaggio, non abbiamo temuto nemmeno per un istante di non poter rimontare e raggiungere un risultato positivo”, aggiunge il difensore centrale, una colonna del Rijeka e non solo per il suo ruolo delicato in campo. La sua presenza dà sicurezza a tutto il reparto arretrato e con il suo definitivo rientro, dopo i problemi con la sinusite, i calci piazzati degli avversari non sono più uno spauracchio.
Battuta la Lokomotiva in via Kranjčević nella gara secca dei quarti di Coppa, domani pomeriggio a Rujevica la formazione fiumana tornerà a incontrarla in campionato, questa volta a Rujevica. La Lokomotiva non è una squadra votata al gioco difensivo. Ha una vocazione decisamente offensiva. Il Rijeka negli ultimi anni ha dovuto più volte soffrire con questa squadra. “Credo che dovranno fare a meno di qualche giocatore importante per cui – prevede Župarić – a Rujevica potrebbero assumere un atteggiamento più cauto del solito. La Lokomotiva giocherà come fanno quasi tutti contro di noi a Rujevica, cioè si difenderà per cercare di fare qualcosa in contropiede”.
Quella di domani è la penultima partita prima della sosta invernale. L’ultima è in programma il 15 dicembre in casa dello Slaven Belupo. C’è la possibilità di svernare al secondo posto in solitaria, sperando che in primavera la Dinamo possa compiere qualche passo falso. “Va bene il secondo posto prima della sosta – conclude Župarić –, ma noi vogliamo continuare a crederci. Se non altro, dobbiamo ricordare quanto successo lo scorso anno. Eravamo in grande ritardo anche allora e, alla fine, abbiamo concluso a soli 3 punti dalla Dinamo, che ha vinto il titolo. Loro avranno anche gli impegni in Europa League. Perché non crederci?”.

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