Mondiali. Oggi Croazia-Marocco, Dalić: «La finale dei… piccoli»

Oggi, con inizio alle 16, Croazia e Marocco si giocheranno il terzo posto ai Mondiali in Qatar. I biancorossi, nonostante la delusione, vogliono ripetere il successo di Francia ‘98

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Mondiali. Oggi Croazia-Marocco, Dalić: «La finale dei… piccoli»
Zlatko Dalić durante l'ultimo allenamento prima della finalina tra Craoyia e Marocco

Prima della finale di domenica tra Francia e Argentina c’è ancora una partita da disputare in Qatar e si tratta della finalina per il 3° e 4° posto. A giocarsela saranno questo pomeriggio alle ore 16 la Croazia e il Marocco, sconfitte in semifinale rispettivamente da Argentina e Francia, ma comunque soddisfatte per il percorso svolto nella competizione. In pochi si aspettavano di veder arrivare così avanti queste due selezioni, soprattutto quella maghrebina, anche se i biancorossi di Zlatko Dalić avevano dato prova del loro valore già quattro anni fa quando conquistarono il titolo di vicecampioni. Stavolta niente bis, ma la speranza è che possa ripetersi il risultato di Francia 1998 con il bronzo finale.

Dimenticare l’Argentina
Al Khalifa International Stadium di Al Rayyan c’è infatti in palio la possibilità di salire sul podio di un Mondiale e quindi le due formazioni devono mettere da parte la delusione per la mancata finale e provare a dare tutto anche in quest’ultima partita. Come ha giustamente detto Andrej Kramarić giorni fa, “meglio rientrare a casa da vincitore che da perdente”. Croazia e Marocco si erano già affrontate nella partita inaugurale della fase a gironi e in quel caso finì 0-0. Poi, gli altri risultati hanno portato al fatto che i Leoni dell’Atlante chiudessero in testa il raggruppamento davanti ai “Vatreni”. Prima della semifinale la squadra di Walid Regragui aveva subito un solo gol, ma i diversi infortuni nel reparto arretrato avevano complicato le cose e anche nel match odierno la situazione nel reparto arretrato sarà allarmante.

Una partita diversa dalla prima
Della finalina ha parlato ieri in conferenza stampa, ma non nel quartier generale di Al Ersal bensì al MMC di Doha, Zlatko Dalić. “Per noi questa non è una finalina, bensì la finalissima. Una lotta per la medaglia. Vogliamo onorare l’impegno e di conseguenza anche sé stessi e l’avversario. Massimo rispetto per il Marocco, che ha ottenuto un risultato straordinario ed è la sorpresa in positivo del Mondiale. Sono convinto che anche loro la pensano allo stesso modo. Se torniamo alle semifinali, vediamo che nel caso di entrambe gli avversari sono stati dei bocconi troppo grossi. Questa è la finale dei… piccoli, dei comuni mortali. Quale bronzo ha più peso? Quello del 1998 è stato il primo nella storia di uno Stato giovane, ma anche l’apripista di un percorso straordinario. Oggi è sicuramente una tappa di questo percorso che dura nel tempo. Francia 1998 rimarrà per sempre qualcosa di speciale, ma vincere ha sempre un sapore particolare”.
Croazia e Marocco si erano già affrontate nella fase a gironi. “Quella era la prima partita per entrambe, nella quale era importante conoscersi e non perdere. Inoltre, si giocava alle 13, un orario piuttosto insolito che finisce inevitabilmente per condizionarti – ricorda il tecnico di Livno –. Stavolta sarà diverso, in quanto alla fine dovrà esserci per forza un vincitore. Quel qualcuno vogliamo essere noi. Siamo tra le migliori quattro ai Mondiali, ma non ci accontentiamo. Vogliamo tornare a casa felici e contenti. Dopo Qatar 2022 ci aspettano altre sfide, dalle qualificazioni agli Europei alla Final Four di Nations League”.

Brozović e Juranović out
Veniamo ora alla possibile formazione. Marcelo Brozović non giocherà quasi sicuramente. Il centrocampista non ha preso parte all’allenamento e, a dispetto degli esami che non hanno evidenziato lesioni dopo lo stop accusato a inizio ripresa contro l’Argentina, non sarà rischiato. L’interista si era infortunato la prima volta alla parte posteriore della coscia sinistra il 25 settembre in Croazia-Austria. Era rimasto fuori per quasi un mese e mezzo e con l’Inter aveva disputato solo tre spezzoni prima di volare in Qatar dove, nel penultimo atto del torneo, la grande sfida a Messi e compagni, aveva sentito una nuova fitta allo stesso muscolo. Ma non è il solo a rischiare di saltare la finalina. “Anche Juranović e Gvardiol hanno qualche problema – conferma Dalić –. Attenderemo sino all’ultimo prima di decidere. Io comunque vorrei che i ragazzi siano onesti verso sé stessi, il sottoscritto e i compagni di squadra. So che ci tengono a giocare sempre, ma devono segnalarmi anche il minimo problema. Ci servono giocatori al 100 per cento, e anche oltre. Non voglio correre il rischio di mandare in campo qualcuno che non sia in grado di reggere i ritmi e che mi chiede la sostituzione perché non ce la fa più. Considerando la posta in palio non possiamo permetterci qualcosa di simile”.
Voci ufficiose dicono che Juranović è praticamente fuori combattimento, mentre Gvardiol dovrebbe recuperare. Al posto del laterale del Celtic potrebbe giocare Josip Stanišić, finora non impiegato per nulla. Aggiungiamo che all’allenamento serale non hanno preso parte nemmeno Dejan Lovren (problema non meglio specificato) e Nikola Vlašić (principio influenzale). “Un atto preventivo”, si è limitato a motivare la decisione il portavoce della Federcalcio, Tomislav Pacak.

Il tiki-taka è acqua passata
Per concludere, Dalić ha analizzato in breve il Mondiale. “Direi che per me Portogallo, Spagna, Germania, Inghilterra, Olanda e Brasile hanno deluso le attese, chi più chi meno. Tutte queste nazionali si aspettavano per lo meno di approdare alle semifinali. Il tiki-taka non paga più, la Spagna ha avuto 900 passaggi contro il Marocco ed è andata fuori agli ottavi. La Francia gioca in un modo diametralmente opposto ed è in finale per la seconda volta di fila. La chiave futura dei successi saranno le verticalizzazioni, il contropiede, la transizione e il blocco difensivo. I velocisti saranno l’ago della bilancia. Tenendo conto di questi elementi cercherò di costruire la Croazia del futuro…”

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