Urna… benevola per Croazia, Italia e Slovenia

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Urna… benevola per Croazia, Italia e Slovenia

DUBLINO | “C’è grande piacere nel portare EURO 2020 in così tanti Paesi e città, vedere il calcio agire da ponte tra le Nazioni e avvicinare la competizione ai tifosi, che sono la vera linfa vitale per il calcio”. Queste le parole pronunciate dal presidente dell’UEFA, lo sloveno Aleksander Čeferin al Convention Centre di Dublino, sede del sorteggio dei gironi eliminatori della sedicesima edizione degli Europei di calcio.

Nelle urne hanno trovato spazio i nomi di 55 federazioni, con la prima volta per il Kosovo e prima volta con nessuno dei 12 Paesi ospitanti qualificati, come accadeva in passato agli organizzatori. Unico “vantaggio” per Azerbaigian, Danimarca, Inghilterra, Germania, Ungheria, Italia, Olanda, Irlanda, Romania, Russia, Scozia e Spagna la decisione che nessun girone poteva contenere più di due di queste nazionali.
Per il primo Europeo itinerante, voluto fortemente dall’allora presidente dell’UEFA Michel Platini, anche altri vincoli legati a situazioni politiche, di distanze e addirittura climatiche. Con le sei fasce di merito che per la prima volta si sono cristallizzate senza manovre “occulte”, ma in base ai risultati conseguiti nella Nations League, le squadre sono state suddivise in dieci gironi: cinque da cinque (Gruppi A–E) e cinque da sei (Gruppi F–J).
Al momento del via del sorteggio, tutti i selezionatori presenti hanno avuto un solo pensiero, evitare la Germania, finita in fascia 2 dopo la debacle in Nations League, cosa che comunque non è stata considerata un dramma per Joachim Löw: “È un processo che richiede pazienza perché dobbiamo dare ai giovani il tempo di maturare. Allo stesso tempo sappiamo di aver bisogno di risultati per qualificarci per EURO 2020. Ovviamente, speravamo in una situazione diversa per il sorteggio, ma accettiamo quello che ci capita. Nel 2019 vogliamo portare dei giovani in nazionale e dare loro delle responsabilità; passo dopo passo, vogliamo dare alla squadra un nuovo look”. Alla fine la Germania è finita nel girone C dove ritroverà l’Olanda, con la quale ha rimediato nella Nations League una sconfitta per 3-0 e il pareggio per 2-2 che l’ha relegata in fascia 2, quindi Irlanda del Nord, Estonia e Bielorussia.
È andata di lusso, invece, a Croazia, Italia e Slovenia. La squadra di Zlatko Dalić affronterà nel girone E il Galles di Bale, la Slovacchia di Hamšik, l’Ungheria e l’Azerbaigian. Nel girone J, invece, l’Italia di Mancini trova la Bosnia ed Erzegovina di Džeko e Pjanić, la Finlandia neopromossa nella lega B di Nations League, la Grecia, l’Armenia e il Liechtenstein, già avversario nelle qualificazioni per i Mondiali del 2018. La Slovenia di Matjaž Kek, che era inserita in fascia 4, giocherà nel girone G con la Polonia di Lewandowski, l’Austria di Alaba, Israele, Macedonia e Lettonia.
Le partite si giocheranno tra marzo e novembre 2019 con le prime sfide in programma dal 21 al 23 marzo e l’ultima giornata dal 17 al 19 novembre. Si qualificheranno le prime due, che si garantiranno la partecipazione alla fase finale, mentre gli ultimi 4 posti saranno appannaggio delle squadre che si aggiudicheranno la F4 rispettivamente della lega A, B, C e D della Nations League. Ecco le date delle dieci giornate della fase a gironi di qualificazione: prima e seconda giornata 21-26 marzo, terza giornata 7-8 giugno, quarta giornata 10-11 giugno, quinta e sesta giornata 5-10 settembre, settima e ottava giornata 10-15 ottobre, nona e decima giornata 14-19 novembre.

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