
Il Rijeka ha approfittato della sosta in campionato per disputare un’amichevole a porte chiuse con la Lokomotiva. A Rujevica è finita 1-0 e per l’allenatore Radomir Đalović è stata l’occasione di vedere all’opera coloro che solitamente giocano di meno nonché per verificare la condizione di alcuni giocatori al rientro dagli infortuni. Chance anche per qualche juniores che bussa alla porta della prima squadra.
A parte Zlomislić, Pašalić e Petrovič, impegnati con le rispettive nazionali in Nations League, e l’infortunato Radeljić, il tecnico montenegrino ha potuto contare su quasi tutti gli effettivi. I padroni di casa hanno iniziato bene e al 6’ sono passati in vantaggio con Djouahra, il quale ha ricevuto palla sulla sinistra, ha guadagnato metri per poi lasciar partire una precisa conclusione da una ventina di metri. Nel finale di primo tempo Janković ha mancato di un nulla il raddoppio.
La ripresa ha portato la solita girandola di sostituzioni che ha fatto saltare un po’ gli schemi, per quanto in un’amichevole questo sia un optional. Perica, subentrato a Djouahra, ha mancato l’attimo giusto, a conferma delle difficoltà incontrate negli ultimi tempi. Al 76’ ci ha poi provato di testa, ma il portiere Silić ha bloccato la sua conclusione. A cavallo tra le due occasioni divorate dall’ex Udinese, non è stato da meno Gojak, la cui botta dal limite ha sfiorato il palo. Insomma, un Rijeka che ha meritato di vincere, ma che conferma ancora una volta la scarsa vena realizzativa dei suoi attaccanti. In compenso Đalović potrebbe aver ritrovato il miglior Djouahra: se sta bene fisicamente, l’esterno franco-algerino può tornare utile eccome in fase offensiva. D’altronde, contro l’Osijek il suo ingresso in campo aveva dato una scossa alla squadra, che è sembrata avere una marcia in più sulla corsia di sinistra. In attesa magari che Rukavina dimostri appieno il suo talento.
Nella stagione in corso Rijeka e Lokomotiva si sono affrontate due volte in campionato: a Rujevica è finita con un poker fiumano (4-0), mentre in via Kranjčević biancocrociati e “ferrovieri” si sono suddivisi la posta in palio (2-2).
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