Ultime fatiche di campionato

Il Rijeka sarà impegnato oggi (ore 17) a Koprivnica, ospite dello Slaven Belupo, nella penultima giornata di Prima Lega, ma con la testa è già alla finalissima di Coppa Croazia che lo vedrà confrontarsi con i «bili» a Spalato. L’allenatore Goran Tomić deve far conto con diverse assenze

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Ultime fatiche di campionato

Slaven Belupo e Rijeka, ossia due squadre che non hanno proprio nulla da chiedere al campionato a due giornate dalla fine. In altre parole, oggi a Koprivnica (ore 17) ne potrebbe uscire una partita divertente e ricca di gol, senza esasperati tatticismi. Il condizionale resta comunque d’obbligo perché se la posta in palio non conta nulla ed è utile soltanto per le statistiche, la squadra di Goran Tomić ha parecchie cose da farsi perdonare e possibilmente iniziare con una vittoria il percorso d’avvicinamento alla finalissima di Coppa Croazia del 26 maggio al Poljud contro l’Hajduk. Ne è perfettamente consapevole anche l’allenatore del Rijeka, che non ha ancora digerito l’umiliazione a Rujevica nel derby dell’Adriatico. “Siamo tutti delusi dell’accaduto, ma la vita va avanti. Ora dobbiamo assolvere queste ultime due partite di campionato e vogliamo farlo a pieni voti per ritrovare la fiducia in vista della finale di Coppa”.

Una partita, quella del Poljud, che vale un’intera stagione. La linea di confine tra annata deludente e positiva è molto sottile, un discorso che vale pure per l’Hajduk, che spera ancora in un miracolo sportivo per agguantare il titolo di campione che manca da un’eternità (2005), anche se la vittoria dello Šibenik contro la Dinamo sembra più un gioco di prestigio che una realtà.
Per il match di Koprivnica il tecnico Tomić dovrà fare a meno di alcuni titolari, primo su tutti Drmić, che non vedremo più indossare la maglia del Rijeka in campionato. L’attaccante ha rimediato due giornate di squalifica per la manata a un difensore dell’Hajduk, però sarà a disposizione per la finale di Coppa, quando si congederà dai tifosi e dal Rijeka per vestirsi di blu. Farlo alzando la coppa al cielo sarebbe l’ideale. Infatti, non può nemmeno considerarsi un segreto di Pulcinella il fatto che lo svizzero è in procinto di trasferirsi alla corte della Dinamo, che ha urgente bisogno di un attaccante da almeno venti gol a stagione. L’incessante tam-tam mediatico di questi ultimi giorni dà l’affare concluso già da tempo e si aspetta soltanto il primo termine utile per ufficializzare la cessione. Un percorso che assomiglia tanto a quello compiuto dal connazionale Gavranović.
Ritornando agli assenti, non ci saranno Krešić, pure lui squalificato, Vučkić e Abass, entrambi usciti malconci dal derby con l’Hajduk e gli infortunati di lungo corso Liber e Merkulov. “Due partite di campionato, più l’amichevole di mercoledì prossimo con l’Ucraina, saranno l’occasione giusta per schierare quei giocatori che fin qui hanno avuto un minutaggio limitato”. E possibilmente capirne le potenzialità per la prossima stagione, quando la squadra sarà per l’ennesima volta ridisegnata. Resta da capire chi “dipingerà il quadro”, in quanto la permanenza a Rujevica di Goran Tomić è tutt’altro che scontata, nonostante il prolungamento del contratto firmato lo scorso aprile.
Nei tre precedenti in stagione il Rijeka ha sempre vinto (doppio 2-1 e 3-0) con lo Slaven Belupo, ma lo ha fatto al termine di partite intense e combattute, decise da episodi o da una giocata individuale. “È una squadra in grado di creare problemi a un qualsiasi avversario e che soprattutto pratica un bel calcio – conclude l’allenatore sebenzano del Rijeka –. Complimenti al collega Zoran Zekić, che sta facendo un ottimo lavoro a Koprivnica e ha trovato la quadratura del cerchio. Si tratta di un gruppo composto da giovani interessanti e vecchie volpi”.

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