Tibor Halilović: «Ci mancano gli automatismi»

Il centrocampista del Rijeka spiega il sofferto successo con il Varaždin e presenta l’impegno di domani sera in trasferta con la Lokomotiva

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Tibor Halilović: «Ci mancano gli automatismi»

FIUME | “Era importante superare il primo esame e aprire bene la nuova stagione, ma è stato molto più difficile del previsto. Credo che per noi, reduci dalla Supercoppa, sia normale in questo periodo avere ancora le gambe pesanti. Dobbiamo trovare gli automatismi. Quello che abbiamo fatto vedere nella partita vinta a Rujevica con il Varaždin non è di certo il massimo che possiamo offrire”; è l’analisi del centrocampista del Rijeka, Tibor Halilović, arrivato a Fiume lo scorso inverno.
In queste prime giornate di campionato è fondamentale per la squadra fiumana non commettere passi falsi per non restare attardati in classifica, anche se l’obiettivo principale su cui si basa la preparazione è rappresentato dagli impegni nei preliminari di Europa League. Comunque, non si possono perdere di vista altri traguardi, a cominciare dalle posizioni di vertice in campionato, cioè le prime due che l’anno prossimo porteranno ai turni preliminari di Champions League. La concorrenza sarà agguerrita. La Dinamo è sempre la squadra da battere, favorita anche quest’anno, ma ci sono in corsa un Osijek che si sta attrezzando per fare la sua parte e un Hajduk eliminato prima del previsto dalle competizioni europee e che punterà tutto sul campionato.
Il Rijeka, se vorrà restare in corsa su tutti i fronti, dovrà pensare, come ripete spesso il tecnico Igor Bišćan, soltanto alla prossima gara. La prima a seguire è quella di domani sera in via Kranjčević a Zagabria, contro la Lokomotiva. “Anche se giocano in casa non hanno mai un grande sostegno dagli spalti, ma sul loro terreno di gioco se la cavano piuttosto bene. L’ultima volta che li abbiamo affrontati ne siamo usciti vincitori e spero che si riesca a farlo anche questa volta. Quasi sempre si tratta di una trasferta insidiosa per tutti. Con il massimo impegno e determinazione – assicura Halilović –, abbiamo i numeri per battere la Lokomotiva“.
La partita con il Varaždin è iniziata piuttosto bene, con un gol dopo sette minuti e la strada spianata verso una vittoria tranquilla e annunciata. Invece, poco dopo è arrivato il pareggio dall’unico tiro in porta, un’invenzione di Kolarić. “Nei primi 15-20 minuti abbiamo fatto tutto bene e Murić ha segnato un gol straordinario. Il pareggio degli ospiti è arrivato all’improvviso e ne siamo rimasti un po’ provati. Nella ripresa Robert ha fatto un altro gol spettacolare dopo il quale, nuovamente in vantaggio, non abbiamo più voluto rischiare nulla. Sarebbe bastata un’azione individuale e un po’ di disattenzione da parte nostra per rovinare tutto. Sono convinto, comunque, che pure senza le prodezze di Murić dettavamo il ritmo della gara e che, prima o poi, avremmo segnato lo stesso“, ha precisato il centrocampista cresciuto nella Dinamo.
Arrivare alla fase a gironi di Europa League è una questione di prestigio, una vetrina per mettere in mostra i propri giocatori per poi poterli vendere bene in seguito. Insomma, un’iniezione immediata di risorse nelle casse del club. Sulla strada del Rijeka potrebbe ripresentarsi l’Aberdeen, la squadra scozzese che travolse i fiumani per 3-0 a Cantrida soltanto quattro stagioni fa. “Io naturalmente non ero ancora qui, però so che la gente ricorda molto bene quell’episodio. Ammesso che l’Aberdeen si qualifichi, e abbiamo visto di recente che nulla è scontato nel calcio europeo, la sfida con loro avrà un fascino particolare. Ci prepareremo per il match, ma non trascureremo nemmeno l’altra ipotesi, meno probabile, ma da non escludere a priori”.

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