
Parla argentino l’edizione numero 34 del Plava Laguna Croatia Open, con Francisco Cerundolo che incide il suo nome nell’albo d’oro dei vincitori di Umago succedendo all’australiano Alexei Popyrin. Nella finalissima del torneo istriano il tennista di Buenos Aires ha piegato in rimonta l’italiano Lorenzo Musetti con il punteggio di 2-6, 6-4, 7-6(5) dopo tre ore nette di battaglia. Per Cerundolo si tratta del terzo titolo ATP in carriera dopo Bastad 2022 e Eastbourne 2023, nonché del terzo trionfo dell’Argentina sui campi in terra battuta dello Stella Maris dopo la doppietta firmata nel 2004 e 2005 da Guillermo Cañas e Guillermo Coria. “È stata una grande battaglia, con tanti alti e bassi da entrambe le parti. Alla fine ha vinto chi ha sbagliato meno. Nel primo set ero troppo contratto e poco aggressivo. Forse ho pagato un po’ la tensione. Poi però mi sono sciolto ritrovando il mio gioco. Complimenti anche a Lorenzo per aver giocato un grande match. È stata una settimana bellissima in cui mi sono divertito tantissimo. Questa vittoria mi dà tanta carica e fiducia per affrontare al meglio le Olimpiadi dove non vedo l’ora di rappresentare il mio Paese”, ha detto il vincitore di Umago prima di sollevare il trofeo.
«Spero di tornare»
Nulla da fare invece per Musetti, reduce dalla splendida semifinale di Wimbledon, che resta così fermo a due titoli in carriera (Amburgo e Napoli entrambi nel 2022) su quattro finali disputate. E con l’Italia a tre trionfi in terra istriana (Fognini 2016, Cecchinato 2018, Sinner 2022). “È stato un match durissimo fino all’ultimo. Ho avuto tanto supporto dal pubblico, ma alla fine Francisco ha portato a casa la partita. Gli faccio i complimenti. È stata combattutissima fino all’ultimo punto”, le parole del tennista toscano che poi si è rivolto al pubblico in italiano a beneficio dei tanti connazionali presenti sugli spalti. “È una serata amara per me. Fino alla fine abbiamo lottato, tirando fuori il meglio di entrambi, però non è andata dalla mia parte. Questa finale mi dà tanta forza per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi e cercare di recuperare al meglio. Un grazie infinito al mio team, alla mia ragazza e al mio bambino che è l’unica gioia di stasera. Grazie Umago e speriamo di vederci ancora”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.